Geniale: il corteo pagato dallo Stato

«Non siamo in sciopero, stiamo facendo un’assemblea itinerante». A Genova ieri il personale universitario ha sfilato alla manifestazione degli studenti ma senza risultare in sciopero. La loro adesione infatti, non è stata al «corteo» ma all’«assemblea itinerante». Con questo sottile gioco di parole i precari hanno aderito senza rinunciare allo stipendio. La denuncia arriva da un assegnista di ricerca dell’Università, anche lui contrario alla riforma, che se l’è presa con i colleghi: «Credo che utilizzare strumenti come quello in oggetto per manifestare dissenso-denuncia possa solo nuocere al futuro dell’università e della ricerca». Secondo il ricercatore questo atteggiamento presta il fianco ad una serie di critiche più che legittime: «Per quale motivo dovrebbe esserci riconosciuto il normale stipendio, se siamo ad un corteo mentre dovremmo essere al lavoro? È proprio su casi come questi che Brunetta giustifica tagli che noi consideriamo indiscriminati».

Ieri a Genova all’interno delle facoltà non si sono registrate sospensioni delle attività didattiche. Dalla sede decentrata di Savona alcuni studenti lamentano la provocatoria idea di un docente di Scienze della Comunicazione che vorrebbe trasferire le lezioni in Prefettura.

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