Giovanni Porcella
Passa il turno il Ravenna come da copione, visto che allandata i romagnoli avevano passeggiato per 4-1 sulla «Berretti» rossoblù che, rinforzati da alcuni elementi della prima squadra, in questa gara di ritorno hanno saputo chiudere con uno zero a zero onorevole, ma inutile al fine della qualificazione al prossimo turno di Coppa Italia di serie C.
Il Genoa si presenta con Tirloni in panchina. Tocca al vice di Vavassori, rimasto a Pegli ad allenare la prima squadra, schierare la formazione in una partita che diventa quasi un fastidio per il Grifone, concentrato sulla gara di campionato di domenica a Fermo e ancora distolto dalla pace fatta con la Federcalcio di fronte alla camera di conciliazione del Coni. Così scendono in campo Barasso in porta, difesa a tre con Ferrando, Bacis e Panizzolo, centrocampo con Grando, Iovine, Botta e De Angelis in attacco il tridente Rocca, Sinigaglia, Albanese. È il «Genoa 3» che affronta un Ravenna quasi al completo, visto che Dal Fiume malgrado la promozione al prossimo turno ormai in tasca non si fida (ha ancora negli occhi i tre gol incassati in trenta minuti domenica scorsa al Ferraris) e schiera il Ravenna che gioca in campionato. In effetti i romagnoli fanno qualcosa di più, ma sono episodi fini a se stessi come al 30 quando Barasso neutralizza di pugno una conclusione di Semprini. I baby di Torrente, anche lui al seguito della squadra, si danno da fare: piace soprattutto lintraprendenza di Albanese e la velocità di Rocca che allo scadere del primo tempo costringe Capecchi alla paratona in corner dopo unazione di contropiede innescata da Grando.
Nella ripresa cè da segnalare il ritorno tra i pali rossoblù di Alessio Scarpi che sostituisce Barasso colpito nellintervallo da una colica addominale. Scarpi dovrebbe essere ceduto alla Lazio se Sereni finirà a fare il vice di Julio Cesar con Toldo alla Fiorentina, ma qui prende la cosa seriamente e già al primo minuto si distende per bloccare un rasoterra di Perna.
Di qui in avanti la visibilità si complica sempre più per il calare della nebbia e per le condizioni del campo davvero pessime. Eppure il Genoa prova a segnare almeno un gol e ci va vicino con Sinigaglia che entra in area ma non riesce a concludere da buona posizione. La partita è aperta e i rossoblù reclamano un rigore per un fallo di mano di Galuppi su traversone di Grando. Larbitro Passeri di Gubbio però dice che è tutto regolare. Cè poi una punizione ancora calciata da Grando che non trova la porta e da parte ravennate una conclusione alta di Lavagna. Poi, poco alla volta si vede sempre meno e il pareggio a reti inviolate è la logica conclusione di un match senza sale.
I giocatori della prima squadra sono rimasti in ritiro a Imola dove oggi verranno raggiunti da Tedesco e compagni in vista del trasferimento a Fermo. La rifinitura verrà effettuata a Rimini.
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