La serie B alla domenica è stata solo un'illusione, ma almeno i sindaci e gli assessori dissidenti un risultato, alla riunione di ieri con il presidente di Lega Antonio Matarrese, lo hanno ottenuto. O meglio ad ottenere una vittoria è stato, per il momento, il quartiere di Marassi che il sabato pomeriggio ha salvato il suo mercato e i suoi posteggi. La cadetteria infatti si dovrebbe giocare, a partire dal 9 settembre anche se il Genoa comincerà in casa soltanto sette giorni dopo con il Rimini, eccezionalmente il sabato pomeriggio, mentre la regola saranno anticipi e postici. Come dire: il venerdì sera, il sabato sera o il lunedì sera. A scegliere giorni e orari sarà la stessa Lega Calcio che si riunirà la prossima settimana per stabilire le sorti del campionato. La proposta è stata avanzata durante il tavolo di lavoro dalle più grandi città italiane: alla riunione con Matarrese, infatti, oltre a Genova rappresentata dall'assessore allo Sport Giorgio Guerello, erano presenti anche Piacenza, Torino, Napoli, Bologna, Cesena e La Spezia. All'inizio le due posizioni sembravano inconciliabili: «Solo domenica», tuonavano le amministrazioni, «solo sabato», rispondeva Matarrese. In realtà il presidente di Lega ha le mani legate visto che si è trovato a dover combattere con una delibera che obbliga la serie B a giocare al sabato pomeriggio per venire incontro alle esigenze delle televisioni, che, in cambio, sono state più generose con tutti i club di entrambe le categorie. Più canali, più spettacolo? Nemmeno per sogno perché l'obiettivo comune è quello di tornare alla vecchia, cara, domenica: «Dal prossimo anno si potrà tornare all'antico - spiega l'assessore Guerello - anche per rispetto dei tifosi che vogliono andare a vedere la partita e per valorizzare il campionato cadetto, ma è anche indiscutibile che il problema per quest'anno continua a sussistere e io sono stato molto fermo a ribellarmi alle ore 16 che la Lega ci voleva imporre. Il quartiere di Marassi ma anche l'intera città non è in grado di sostenere un afflusso di migliaia di persone quando c'è gente che lavora e le strade sono trafficate».
Così, dopo una lunga riunione, è arrivata la proposta da parte di sindaci e assessori: «Siamo dipesoti ad accettare il sabato pomeriggio ma solo se questo rappresenta l'eccezione», spiega Guerello. Come dire: per tre, quattro gare pomeridiane a Marassi ci si può anche organizzare, ma non di più. Le altre potranno essere divise nei restanti giorni della settimana, possibilmente non la domenica sera visto che c'è il posticipo di serie A, che solitamente rappresenta anche il match clou della giornata. La proposta, di cui Matarrese per il momento ha soltanto preso atto non potendo fare nulla di più, sarà passata al vaglio della Lega e, con il via libera dei network, dovrebbe essere approvata con una votazione a metà della prossima settimana, anche perché, in caso di fumata nera, il campionato di serie B rischia di dover essere rimandato di almeno sette giorni. Ci sono, insomma, ancora poche ore di tempo per trovare una soluzione più indolore possibile e, tutto sommato, con l'avvio del campionato in trasferta dei rossoblù il Comune può organizzarsi: «Il Genoa sarà a Vicenza e tutto sommato va meglio così - spiega ancora Guerello - ci sarà più tempo per prepararci e attendere le decisioni della Lega. Nel frattempo la tavola di consultazione è diventata permanente e nei prossimi incontri ci saranno anche tutte le altre parti in causa, a cominciare dal governo ai network televisivi». E la Genova politica per la prima volta sembra schierata dalla stessa parte. Anche il consigliere comunale di Alleanza Nazionale Giuseppe Murolo ha sempre sostenuto una B alla domenica, presentando anche una mozione e appoggiando il collega Guerello: «Al sabato pomeriggio - spiega - sarebbero troppe le conseguenze negative che ricadrebbero sul quartiere di Marassi, dal traffico congestionato alle difficoltà legate alle attività commerciali e al mercato del sabato in Corso De Stefanis. Inoltre notoriamente la tifoseria del Genoa non ha caratteristiche violente e non sorgerebbero problemi di ordine pubblico durante lo svolgimento delle partite il sabato sera o la domenica pomeriggio».
Intanto si dovranno decidere anticipi e posticipi, oltre a risolvere un'altra questione: le ultime quattro giornate, che devono vedere tutti i match iniziare alla stessa ora, quando si giocheranno? Per ora, forse, sarebbe meglio accontentarsi di un fischio d'inizio che al momento non è affatto scontato.
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