Genoa e Napoli vedono la A dietro l’angolo

Nel giorno in cui Giancarlo Corradini, secondo di Deschamps, farà il suo esordio sulla panchina della Juventus, il Genoa e il Napoli possono festeggiare il ritorno in serie A. Evitando così di giocarsi la promozione nella sfida diretta di domenica prossima, che comunque potrebbe non presentare molti rischi dell’eventuale coda dei play-off (necessari se fra la terza e la quarta classificata ci sono meno di 10 punti di distacco). La vicenda promozione ruota intorno a quattro partite: Mantova-Genoa, Napoli-Lecce, Vicenza-Piacenza e Triestina-Rimini (quest'ultima legata anche al discorso salvezza).
Al Genoa, che ha 13 punti di vantaggio sul Piacenza, potrebbe andare bene qualsiasi risultato. Viene promosso in serie A (dopo 12 anni, il 10 giugno 1995 perse lo spareggio a Firenze contro il Padova ai calci di rigore) se vince indipendentemente dal risultato del Piacenza, se pareggia e Piacenza e Rimini non vincono, e anche se dovesse perdere ma perdesse anche il Piacenza e il Rimini non vincesse a Trieste.
Diciannove i convocati dal tecnico Gasperini, seimila i tifosi al seguito della squadra, dieci vittorie nelle ultime dodici partite. A Genova si respira un’atmosfera di vibrante attesa, ma con prudenza viste le tante delusioni patite dai tifosi rossoblù nelle ultime stagioni, compresa la retrocessione in serie C a tavolino del 2005. «Anche questo stato d’animo fa parte della vigilia», ha detto Gasperini prima della partenza per Mantova, annunciando di essere pronto a lasciarsi andare sotto la curva dei tifosi in caso di serie A.
Diverso il discorso per il Napoli che per essere promosso (tornerebbe nella massima serie dopo sei anni, ultima partita il 17 giugno 2001 a Firenze contro i viola) oggi ha una sola eventualità: deve vincere con il Lecce e sperare che Piacenza e Rimini non vadano oltre il pareggio. Il San Paolo registrerà il tutto esaurito, ieri sono stati venduti anche gli ultimi ottocento biglietti a disposizione mentre continua la caccia ai bagarini (con una curva arrivata fino a 100 euro). In ritiro a Castelvolturno è rimasto ieri anche il patron De Laurentiis.
Sempre oggi potrebbe esserci anche il terzo verdetto in zona retrocessione: l'Arezzo scende in C1 (con Pescara e Crotone già condannate) se perde con il Modena e Verona e Spezia vincono.

Per definire le quattro retrocesse sarà invece quasi certo lo spareggio fra quart'ultima e quint'ultima (se non ci sono più di 5 punti di distacco in classifica). Rischia molto la Triestina, che nell'ultima giornata andrà a Piacenza.

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