La Fondazione Genoa a due anni dalla sua nascita si presenta con i fatti dopo aver illustrato giocoforza progetti. Dal 23 maggio sino allestate ecco la mostra dal titolo: «Letà dei pionieri (1898-1908)» che racconterà attraverso cimeli, documenti inediti, reperti, fotografie e oggetti darte che hanno fatto la storia del football italiano grazie al Genoa e ai suoi fondatori inglesi come ha sottolineato Andrea DAngelo, reggente della Fondazione: «Siamo orgogliosi perché con la mostra iniziamo a illustrare alla città e alla tifoseria il nostro lavoro che grazie a tanti collaboratori e a persone che hanno subito compreso liniziativa hanno fatto sì che questa arrivasse a compimento».
La squadra campione dItalia, le immagini di Spensley o il mistero della Challenge Cup, una mirabile coppa donore in argento massiccio, realizzata nel 1898 dallorefice torinese Domenico Cravero, che venne messa in palio da un gruppo di sportivi torinesi e da sua altezza reale, Luigi Amedeo di Savoia, duca degli Abruzzi, e che era destinata in maniera definitiva alla squadra vincitrice di tre campionati successivi. Le sue ultime «apparizioni» risalgono ad una quarantina danni fa, nella sede del Genoa di allora. Ma tanti altri oggetti sono stati salvati dal Genoa come la famosa «palla Dapples».
Il percorso espositivo si snoderà attraverso il decennio pioneristico: dalle prime gare, alle esperienze internazionali, dalla nascita alle vicende della Federazione sino alla crisi del 1908 legata alla partecipazione al torneo di calciatori stranieri che segna linizio della storia del calcio moderno nel nostro Paese. La mostra è latto che porterà alla nascita del Museo dedicato alla storia del Genoa che dovrebbe aprire i battenti ad ottobre: «Molto è già stato fatto sino ad oggi per reperire e riordinare il patrimonio fotografico, giornalistico ed audiovisivo che sarà la ricchezza del museo ha spiegato Dangelo ma invitiamo chi ha materiale interessante legato al passato rossoblù di proporcelo». Così compaiono abbonamenti alla Gradinata Nord del campionato 50-51, cè una fotografia del calciatore del Genoa Cesari Alberti primo giocatore ad essere operato di menisco, la data è del 1924. Mentre DAngelo parla e ringrazia il presidente Enrico Preziosi, rappresentato da Gianni Blondet, scorrono immagini di Verdeal, di Levratto, dello stadio di Marassi del 1920 con il prato che pare persino migliore di quello di oggi, di Pruzzo e Damiani, di Onofri e Signorini, fino al Genoa di oggi con Marco Borriello in primo piano.
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