Genova al palo, Spezia nomina Papi

Mentre a Genova il presidente degli industriali si fa attendere (e chissà quando arriverà), a La Spezia bruciano le tappe: il nuovo leader della Confindustria locale è Enso Papi, già dirigente della Fiat di Cesare Romiti e attuale amministratore delegato di Termomeccanica, che ha ottenuto la maggioranza dei voti nella prima elezione interna contro un candidato di tutto rispetto come l’ex numero uno del porto, Giorgio Bucchioni. Intanto, Confindustria Genova fa un passo avanti, piano, senza fretta: vanno interpretate così le «grandi manovre» (si fa per dire) in atto, a seguito del perdurare della fase di stallo per la contrapposizione fra i candidati Vittorio Malacalza e Marco Bisagno. Oggi si riunisce il gruppo di lavoro composto Edoardo Garrone, Paolo Marsano e Giancarlo Piombino, incaricato di predisporre le proposte di modifica dello statuto dell’associazione genovese, come imposto da Confindustria nazionale. Poi si riunirà l’esecutivo, e martedì prossimo verrà a Genova il vicepresidente di Confindustria Marino Vago. Infine, si riunirà il consiglio direttivo che dovrà convocare, ai primi di febbraio, l’assemblea dell’associazione per l’approvazione definitiva del documento. E con la modifica dello statuto dovrebbero essere azzerate le consultazioni condotte finora per l’elezione del presidente.

Le varie tappe dell’itinerario che porterà al rinnovo del vertice (o alla conferma dell’attuale numero uno Bisagno) sono state ribadite in occasione della presentazione dei dati del consuntivo del secondo semestre 2007 e dalle previsioni per i primi sei mesi 2008 dell’associazione genovese. «I risultati sono molto positivi - sottolinea il presidente -. Tutti i settori vanno bene, anche quelli che all’inizio ci avevano dato un po’ di preoccupazione come il turismo e l’edilizia».

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