Genova ricorda Bianca Costa la signora della solidarietà

«Il ricordo più bello, l'ultimo, è la dolcezza con cui ci ha lasciato dopo aver sofferto tanto con un'agonia durata alcuni giorni, con la quale ci ha voluto abbracciare e trasmetterci tutta la voglia di vivere, di solidarietà e di amare che hanno caratterizzato la sua esistenza». Il racconto dell'ultimo ricordo di Bianca Costa, cioè di colei che tutti chiamavano Signora della solidarietà, è del figlio Enrico, che insieme a tutta la famiglia ha vegliato gli ultimi istanti della vita della madre, scomparsa a 78 anni, venerdì sera nella clinica Montallegro, dove era stata ricoverata per un tumore, a causa del quale era stata operata tre volte.
Sposata con Federico Costa, Bianca Bozzo, nata il 21 febbraio del 1928, madre di quattro figli, nonna e bisnonna, era conosciuta in tutta Genova per la sua attività al Centro di Solidarietà di Genova CSG, che lei stessa aveva fondato nel 1973.
Numerose le reazioni alla morte di Bianca Costa. Il sindaco Pericu la ricorda come «una figura di straordinario rilievo per la nostra città». Alessandro Repetto, presidente della Provincia di Genova, parla invece di una «persona eccezionale della nostra comunità».

Gianni Plinio, capogruppo di An in Regione, ha spedito un telegramma ai familiari affermando che «con Bianca Costa, fulgida ed esemplare figura di benefattrice e di donna, la Liguria perde una delle sue espressioni migliori».
Don Gallo, infine, ne parla come di «una donna eccezionale, straordinaria, ma prima di tutto cristiana».
I funerali verranno celebrati domani alle 15 nella cattedrale di San Lorenzo.

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