«A Genova si può vincere»

«La vittoria di Sandro Biasotti alle elezioni regionali di qualche anno fa dimostra che in Liguria nulla è impossibile. Neppure a Genova». Arriva dal senatore di An Francesco Storace l'ultimo, gradito, assist a Enrico Musso e Renata Oliveri, candidati per la Cdl alla carica di sindaco e presidente della Provincia, nella partita (per nulla scontata) del 27 e 28 maggio. Sbarcato in Liguria per sostenere i candidati di An alle prossime elezioni amministrative, tra i quali Mentore Campodonico in lizza per la poltrona di sindaco a Rapallo, l'ex presidente del Lazio ha chiamato a raccolta i genovesi invitandoli ad esprimere col loro voto «la rivolta morale nei confronti di un governo che sta facendo molto male al Paese». La prima spinta contro Prodi e compagni deve partire, quindi, da Genova. Certo «non sarà facile - ammette Storace - ma qui abbiamo già vinto e questo precedente ci incoraggia in vista del prossimo appuntamento con le urne». Che vedrà An impegnata nella difesa dei suoi cavalli di battaglia: «Famiglia, lavoro, casa, e sicurezza, tutte questioni di cui in Italia per colpa del centro sinistra non si parla più». Piena adesione al family day «purché non si traduca in una sfilata di partiti» e rinnovata solidarietà al presidente della Cei Angelo Bagnasco dopo le vili minacce ricevute nei giorni scorsi. Perché «la Chiesa è sempre più l'unico bastione d'idee con il quale si confrontano credenti e non credenti», scandisce l'ex ministro della Salute nel governo Berlusconi. Al suo fianco, nella conferenza stampa tenuta alla Marina della Fiera, Gianni Plinio, capogruppo in Regione, Gianni Bernabò Brea, capolista in Comune, e l'ex presidente provinciale Alfio Barbagallo.

Anche Plinio parla di «sfida difficile, ma aperta a ogni risultato. Che conferma il forte impegno di An nella scelta di candidati eccellenti come Mario Sossi e Graziella Quattrocchi in Comune, Francesco Carleo nel municipio Levante, Alberto Paganini per la Provincia».

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