Cronache

«Genova torna a un tetro grigiore»

«Genova torna a un tetro grigiore»

Francesco Gambaro

«Tutto quello che abbiamo fatto nel 2004, oggi corriamo il rischio di perderlo perché questa città non è riuscita a valorizzarlo. A Genova manca la capacità di far rinascere una leadership, come esisteva ai tempi di Angelo Costa, Emilio Taviani e il cardinal Siri. La verità è che stiamo tornando a un tetro grigiore». È un vero e proprio sfogo quello che Davide Viziano, ex presidente di Genova 2004, concede alla platea durante l'incontro organizzato all'Agenzia delle entrate dal gruppo dei 100. Ovvero tutti quei professionisti e imprenditori che un mese fa si sono stretti la mano con un unico obiettivo: fare lobby per mettere a disposizione delle istituzioni le proprie capacità professionali e intervenire concretamente sui temi più significativi per la città. Impresa e occupazione, trasporti e infrastrutture, turismo e commercio, formazione e ricerca e tanti altri ancora. Ieri sono nati i primi quattro gruppi di lavoro: quello della sanità coordinato da Felice Ribaldone, presidente dei Farmacisti e Enrico Bartolini, presidente dell'Ordine dei medici; turismo, cultura e commercio (Andrea Bruni e Giacomo De Ferrari); porto, interporti e aeroporti (Giovanni Grimaldi e Alberto Marconi) e, per finire, sviluppo urbano e infrastrutture (Marcello Marzini e Mirco Minetti).
Felice Ribaldone ha illustrato uno studio sulla programmazione sanitaria elaborato insieme al presidente dell'Ordine dei Medici. «Stiamo lavorando ad un dossier sulla sanità con lo scopo di aiutare la politica a decidere di decidere», scandisce Ribaldone. A partire dal tema scottante delle liste d'attesa per le quali il gruppo dei medici propone di creare un coordinamento metropolitano tra tutte le asl.

Fino al problema della mobilità passiva e delle residenze per anziani, «che sono troppo poche rispetto al fabbisogno della nostra Regione».

Commenti