Carlo Revello
Dare a Genova quella centralità planetaria nella pesca sostenibile e nellambiente acquatico, questa è la scommessa fatta ieri dal fondatore e presidente internazionale di Slow Food con le autorità della nostra regione nella sala del Maggior Consiglio di palazzo Ducale. Certamente, conoscendo Carlin Petrini, questa sua visione di Slow Fish pone una importante ipoteca sul successo futuro. Ieri alla presentazione ufficiale cerano tutti gli esponenti amministrativi regionali, provinciali e comunali e il salone era colmo in ogni ordine di posti. Linizio è stato di Franco Gattorno, presidente dellEnte Fiera, che ha voluto e creduto fin dallinizio in questa iniziativa popolar-culturale e ha confermato come labbinamento con Slow Food sia stata la scelta vincente. Poi, Gustavo Gamalero, in rappresentanza della Fondazione Carige, che ha lanciato chiari segnali su come lente da lui rappresentato veda di buon grado questa iniziativa. Paolo Odone, presidente della Camera di Commercio di Genova e promotore della manifestazione, vede in questo appuntamento un motivo di interesse per i numerosi visitatori e uno stimolo per migliorare laccoglienza. La parola è passata poi ad Alessandro Repetto, presidente della Provincia (che, fra laltro, sostiene il progetto per la realizzazione di una scuola nel villaggio indiano di pescatori di Pichavaram, tra i più colpiti dallo tsunami) afferma come Slow Fish sia un grande elemento di richiamo per la città, un ritorno a quelleconomia che dal mare e nel mare ha le sue radici. Quale migliore occasione per presentare lAccademia del mare, lArea marina protetta del promontorio di Portofino e il Museo del mare? Successivamente, Claudio Burlando, presidente della Regione, ha confermato come Slow Fish si presenterà in alternativa al Salone del gusto di Torino negli anni dispari. Ha poi aggiunto che la giunta regionale diventerà socia dellUniversità delle Scienze gastronomiche di Pollenzo e che presto vedrà la luce un importante centro di conoscenza, degustazione e didattica legata allagroalimentare presso la Stazione marittima.
Dulcis in fundo, la parola è passata al presidente di Slow Food Carlin Petrini che, dopo aver illustrato come la gastronomia sia scienza e cultura nel segno della tradizione, ha fatto una disamina delle prospettive future legate alla sopravvivenza. Ecco allora scoprire come, ma sarebbero mille gli esempi, il peperone quadrato di Motta dAsti non venga più coltivato sulle pianure del Tanaro perché gli viene preferito quello olandese meno costoso e più estetico e, nelle serre di Motta, si producano bulbi per lOlanda. La valorizzazione nella scelta delle tipicità, della qualità e del gusto è già stata ampiamente dimostrata a Torino con il grande raduno di Terra Madre e ora il padre di Slow Food vuole che Genova diventi un altro punto di incontro per tutti gli operatori del mondo delle attività legata al mare e allacqua in genere. Aggiunge ancora Petrini che, secondo una indagine dellOnu, che ha studiato con i massimi esperti il degrado dellecosistema del millennio, si presentano risultati sconcertanti e drammatici. Negli ultimi ventanni si sono usati più pesticidi e diserbanti di quanti ne siano stati utilizzati in tutto il XIX secolo. «Dobbiamo puntare su una piccola economia collegata in rete in modo da farla diventare una forza. Chi ci salverà - aggiunge Petrini - saranno i pescatori e i contadini e i consumatori dovranno diventare dei coproduttori che dovranno conoscere i prodotti, pagare i prezzi giusti. Sia stramaledetto chi è convinto che il cibo debba costare poco. Questa è la filosofia di Slow Fish. È solo sposando questa filosofia che la nostra manifestazione acquisirà una dimensione planetaria. Se invece - conclude Petrini - si vuole fare una festa del pesce locale non andremo lontano». Standing ovation per il papà di Slow Food che riceve lassenso delle autorità presenti e del numeroso pubblico.
Fra i promotori vuole farsi ricordare la giunta Biasotti che, in un comunicato, afferma di essere «piacevolmente sorpreso del prosieguo delliniziativa mentre altre sono state osteggiate o dismesse».
Lappuntamento per il Salone del pesce sostenibile sarà alla Fiera di Genova da venerdì 11 a domenica 13 novembre. Una iniziativa di respiro internazionale che vedrà protagoniste comunità di pesca provenienti da tutto il mondo: 3 dallAfrica, 3 dallAmerica del Nord, 8 dallAmerica Latina, 4 da Asia e Oceania, 11 dallEuropa, 1 dal Medio Oriente.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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