Alpini: 240mila km a piedi per dare sicurezza ai genovesi

(...) hanno dato prova di grande impegno anche quando sono stati «prestati» alla sicurezza pubblica. Ieri, al circolo ufficiali di via San Vincenzo, il capo di Stato Maggiore Alfonso La Franca ha presentato il calendario 2013 dell'esercito che ha come tema «Il cuore delle missioni». Il calendario fotografico è stato realizzato da Mauro Galligani, uno dei più grandi fotoreporter italiani. Attivo sui conflitti internazionali dagli anni Settanta, Galligani collabora con l'Esercito dal 1992 per reportage fotografici di grande impatto emotivo. E così, anche in questo nuovo lavoro dà il meglio di sé, raccontando la vita dei soldati e delle soldatesse che lasciano l'Italia alla volta di teatri operativi internazionali, dall'Afghanistan al Kosovo, dal Libano alla Bosnia. Un lavoro che, se in Italia è percepito talvolta in sordina, all'estero è apprezzatissimo. «Da quattro anni a Torino esiste un master di formazione internazionale che prepara il personale impegnato in operazioni di pace - spiega il colonnello La Franca - la professionalità italiana è talmente riconosciuta che gli americani vengono a imparare da noi». Sul territorio nazionale il personale dell'Esercito è impegnato da tre anni nell'«Operazione strade sicure» che vede pattuglie miste (polizia, carabinieri ed esercito) per presidiare le strade nei quartieri più a rischio microcriminalità. Impressionanti i dati del lavoro della squadra genovese, trenta alpini più una decina di ufficiali a coordinare le operazioni. «I riscontri che abbiamo avuto sono molto positivi - racconta il capitano Carlo Cornacchione, capo sala operativa dell'operazione strade sicure - Basti pensare che in tre anni il nostro personale ha effettuato più di 3.400 controlli ad auto sospette, e ha verificato i documenti di più di 25mila persone. In tutto facendo un calcolo dei pattugliamenti abbiamo verificato che i nostri soldati hanno percorso a piedi qualcosa come 240mila chilometri». Tutto ciò - diciamo noi - osteggiati dall'amministrazione di sinistra di questa città, a partire dall'ex sindaco Vincenzi che non ha mai avuto una parola di sostegno.

Infine va citata la «Riserva speciale» formata da professionisti del mondo civile (ingegneri, medici, geologi, chimici e anche giornalisti) che si prestano al servizio in zone di missione per alcuni mesi. Per partecipare e guadagnare le stellette serve un piccolo corso. Già una ventina di liguri hanno detto sì.

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