Calciopoli, Samp sempre vittima

Intercettazioni tra Facchetti e Bergamo prima di Inter-Samp del gennaio 2005

Calciopoli, Samp sempre vittima

La partita, nelle intercettazioni del 2006, era quella tra Juventus e Sampdoria. La telefonata tra Dondarini, arbitro, e Pairetto, designatore. Tanto per rinfrescarci la memoria:

D: orca miseria ma questi erano da fuori di testa
P: come?
D: erano fuori di testa questi della Sampdoria
P: quelli della Samp eh?
D: Mamma, guarda ti giuro se non c'erano i giocatori della Juve che mi aiutavano io non so come finiva questa partita perché erano veramente... ma dall'inizio, dal primo minuto...
D: poi sai ho dovuto dare quel rigore lì
P: si
D: guarda che è di un netto Gigi.

Contro la Juventus si parlava di un rigore, ora nelle nuove intercettazioni che coinvolgono l'Inter è spuntata quella famosa partita che la Sampdoria stava vincendo per 2-0 e che poi perse per 3-2 in sei minuti (3-2 e 0 a 2 fino all' '88, arbitrata da Bettini).

Al centro delle intercettazioni, ci sarebbero diverse telefonate tra i massimi dirigenti di club e i designatori. Domenica 9 gennaio 2005 l'Inter gioca a San Siro contro la squadra di Novellino . Alle 12 53'33'' di quel giorno, prima della gara, Giacinto Facchetti, scomparso nel 2006 ed allora presidente dell'Inter, telefona al designatore arbitrale Bergamo.

Facchetti: «Pronto Paolo sono Facchetti».
Bergamo: «Buongiorno Giacinto».
Facchetti: «Sto andando allo stadio l'ho detto con i miei di avere con Bertini un certo tatto, una certa disponibilità. L'ho detto con i giocatori, con Mancini e gli altri».
Bergamo: «Vedrai che sarà una bella partita».
Facchetti: «Va bene».
Bergamo: «Viene predisposto (Bertini ndr) a fare una bella partita».
Facchetti: «Si si, va bene».
Bergamo: «È una sfida che vedrai la vinciamo insieme».
Bergamo: «Vedrai che le cose andranno per il verso giusto poi la squadra sta ricominciando ad avere fiducia, a fare i risultati, fa morale…».

Nessuna frode, per carità, anche perché in quel match, più che errori arbitrali si ricordano svarioni della difesa: dopo i due gol di vantaggio della Samp, firmati da Tonetto e Kutuzov, arriva un sinistro di Martins da fuori, un minuto dopo ci pensa Vieri a pareggiare. A questo punto la Sampdoria perde la matassa ed è Recoba a firmare il terzo gol al 47'. Detto questo, è altrettanto vero che alla fine la Samp finisce sempre in mezzo, come parte lesa, dei rumors che coinvolgono le grandi.

Acqua passata, comunque, visto che oggi a Bogliasco sta per cominciare la settimana più lunga dell'anno, quella che accompagnerà la squadra verso il derby di domenica sera. Del Neri alla ripresa degli allenamenti chiederà soprattutto grinta e concentrazione, insomma tutto quello che è mancato ai blucerchiati nella gara d'andata. Il tecnico ritroverà Poli e Gastaldello, lasciati riposare contro il Chievo. Tissone, quindi, nonostante l'ottima gara di Verona, tornerà in panchina: «Il derby è una sfida particolare, che sfugge a qualsiasi pronostico o calcolo razionale - spiega il centrocampista -. All'andata fu una sconfitta dura da digerire per tutto l'ambiente e di sicuro c'è grande voglia di riscatto. Di una cosa sono certo: domenica sera la Sampdoria non sbaglierà approccio alla partita».

Nel frattempo sta continuando la fase di prevendita dei biglietti: giovedì si è chiusa quella di prelazione per gli abbonati di Nord, mentre è cominciata la vendita libera dei tagliandi per gli altri settori rimanenti, cioè Gabbia Sud e Tribuna, visto che i Distinti sono già andati esauriti.

Entro giovedì lo stadio potrebbe essere al completo, anche perché i supporter blucerchiati sanno benissimo che, oltre una vittoria nel derby, domenica sera la Samp potrebbe giocarsi anche un pezzetto di Champions League.

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