Cambiando l'ordine degli allenatori, la Samp non cambia

Cambiando l'ordine degli allenatori, la Samp non cambia

(...) Insomma, in una sorta di proprietà transitiva del (brutto) gioco, cambiando l'ordine degli allenatori, il risultato non cambia: sconfitta blucerchiata. Ma sarebbe ingiusto accusare Delio Rossi arrivato a Genova da quattro giorni. Non è colpa sua se gli uomini sono questi; non è colpa sua se alcuni sembrano spompati anche fisicamente; non è colpa sua se la Sud acclama Angelo Palombo - al suo primo ingresso in una distinta ufficiale di tutta la stagione, in panchina dopo due presenze con la Primavera - come il salvatore della patria. Se Palombo è la salvezza della Sampdoria, la Sampdoria è messa molto peggio di quanto dica la già pessima classifica, con 17 punti, solo due in più del Palermo che oggi sarebbe terzultimo a far compagnia in B a Genoa e Siena. Oggi.
Detto tutto questo e detto del nuovo positivo clima che si respirava in tribuna (con Edoardo e Vittorio Garrone, Monica e Giovanni Mondini, Rinaldo Sagramola e il nuovo direttore sportivo Carlo Osti davvero positivi nell'approccio), ecco le pagelle. Con le ormai classiche istruzioni per l'uso: i voti vanno dallo zero al dieci e non dal 5,5 al 6,5; alcuni sono volutamente provocatori ed esagerati; in panchina non entrati, oltre a Palombo e al terzo portiere Berni, c'erano Estigarribia, Renan, Maresca, Castellini, Mustafi, Poulsen e Juan Antonio.
Romero: non para nulla e non ha colpe sul gol. Ma su un'uscita a mezza strada e sui rinvii non convince. Voto 5.
Costa: il più inguardabile della banda del buco difensiva. A un certo punto, un suo svarione potrebbe regalare il secondo gol alla Lazio. Voto 3.
Berardi: recupera una bella palla e sembra che voglia spaccare il mondo. Poi, però, finisce lì. Voto 5.
(dal 59' De Silvestri: Delio Rossi lo conobbe grandissima speranza alla Lazio. Oggi, però, è lo stesso visto con Ferrara. E non è un complimento. Voto 4)
Gastaldello: è il migliore in difesa, dove salva anche un gol, ed è il migliore in attacco, dove quasi lo fa, di testa. Voto 8.
Rossini: molto meno peggio che in altre occasioni. Non siamo ancora alla sufficienza, ma insomma...Voto 5,5.
Munari: almeno ci mette cuore ed anima. Non sarà mai un campione, ma in mezzo a questa squadra, ha il suo perchè. Voto 7.
Obiang: Adelante Pedro, con juicio. E lui ce ne mette fin troppo di giudizio. Lento, involuto. Voto 4,5.
Poli: non si chiama Pedro. Ma come sopra. Voto 4,5.
Krsticic: batte due corner che gridano vendetta. Voto 5.
(dal 47' Soriano: il rinnovo gli fa benissimo. Costruisce buone geometrie, voto 7,5).
Eder: un bel tiro all'inizio e nulla più. Voto 5,5.
Icardi: la sua peggiore partita da quando è alla Samp: voto 4.


(dal 68' Pozzi: stavolta, entra bene in partita e un suo tiro è il più pericoloso del Doria. Poi, si batte e si sbatte. Voto 7)
Delio Rossi: onesto nel riconoscere i meriti della Lazio. Per i motivi spiegati prima, senza voto.

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