Vittorio Agostino contro Roberto Levaggi. Uscirà da questi due nomi il prossimo sindaco di Chiavari. In vantaggio cè il primo cittadino uscente che con un seggio da scrutinare raggiunge il 32,89 per cento. A differenza di quanto accadde nel 2007, quando vinse al primo turno, il «Faraone» troverà sulla sua strada un avversario, Levaggi, che supera gli altri cinque concorrenti e arriva al 27,90 per cento. A sostenere Agostino due liste civiche, «Chiavari avanti così» e «Uomini e città»; tre le formazioni che portano Levaggi al ballottaggio: «Popolo della libertà», «Lista Piombo - Chiavari nel cuore» e «Chiavari domani».
Nel mezzo, tra i due contendenti, ci sono 5 punti di differenza, ma paradossalmente con l'avvicinarsi del 20-21 maggio la strada dell'ex assessore regionale alla sanità è in discesa. Perché in un clima elettorale da «tutti contro Agostino» è possibile che il candidato del centro destra trovi insospettabili alleati. Magari Giorgio Getto Viarengo, appoggiato da «Partito democratico», «Pro Getto Chiavari» e «La sinistra per Chiavari» fermo al 22,70 per cento e in conflitto aperto con il sindaco uscente. «Sono soddisfatto - esordisce Levaggi -. Agostino ha perso quasi venti punti percentuali rispetto a cinque anni fa e il Pdl ha fatto registrare un ottimo risultato».
Il candidato del centro destra, che ha seguito lo spoglio elettorale nei point cittadini attraverso la diretta televisiva dell'emittente diocesana Telepace, entra già in clima spareggio e si appella ai chiavaresi: «Chi non vuole Agostino deve votarmi. L'amministrazione uscente è rimasta ferma al palo non riuscendo a portare a termine numerose opere». Darà i nomi della giunta prima del ballottaggio? «No, solo qualcuno - risponde Levaggi - ma una cosa è sicura: non farò apparentamenti con nessuno». Staccati Giorgio Canepa, «Partecip@ttiva», 8,18 per cento; Giuseppe Corticelli «Per Chiavari - Liguria Viva, Udc, Idv», 4,87 per cento; Giorgio Beaud, «La nostra Chiavari», 1,54 per cento; Vito Elia, «La città che verrà», 1,23 per cento.
L'astensionismo ha folgorato anche i chiavaresi con un 62,06 per cento di votanti, 7 punti di differenza rispetto a cinque anni fa. Ad Agostino, che ha puntato la sua campagna elettorale sulla riqualificazione del fronte mare, non è bastato annunciare la giunta riconfermando i cinque assessori con cui ha finito il mandato. La condanna di secondo grado a sei anni di reclusione per laffaire Preli, l'avanzare dell'età e cinque anni turbolenti con l'addio di due assessori a pochi mesi dal voto, lo hanno indebolito.
Tra due settimane la felicità, più che dalla corona, sarà data dalla fascia tricolore. Per ora, nella testa di Levaggi e Agostino, c'è solo una cosa: la voglia di vittoria.
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