(...) di professione ladro visitava le nostre case e negozi. Qualcuno doveva fermarlo». «Questi - scrive ancora Limoncini nel suo post, riferendosi ai tre denunciati per tentato omicidio aggravato in concorso - non sono i cittadini ma i tutori della legge».
«Non puoi continuare a subire furti sapendo chi è l'autore e vederlo girare impunito - conclude il post -! Leggetela come volete, ma noi siamo dalla parte dei tre nostri concittadini». E non è tutto. «L'attenzione dei media nazionali - scrive Limoncini - tributando l'episodio accaduto come la caccia al nero non corrisponde a verità! La verità è che bravi cittadini arrivano a farsi giustizia da soli perché la giustizia non funziona! Un ladro preso in flagranza e arrestato dai carabinieri, liberato il giorno dopo, trovarselo poi a compiere altri furti e tentativi di furto e girare libero vantandosi per la sua impunità! Cicagna non si sente assolutamente razzista e auspichiamo che la stessa comunità marocchina prenda le distanze dai quei loschi personaggi che vivono di atti criminosi, per colpa di pochi come sempre ci passano i molti! Dispiace per l'episodio e ci auguriamo sia veloce il suo recupero ma va detto che quanto accaduto ci deve portare a meditare sul fatto che i cittadini hanno necessità di sicurezza! Ci sentiamo vicini ai nostri tre concittadini!».
Al post Limoncini sulla sua pagina Facebook seguono una serie di altri commenti, tutti favorevoli alla sua posizione, pur se con qualche distinguo.
C'è chi scrive: «Condivido Marco, anche se i tre forse hanno esagerato e non si sono limitati a dargli una lezioncina...», oppure: «Secondo me l'errore è cercare da soli una giustizia che lo Stato non ti garantisce più; non credo che c'entri qualcosa il fatto che sia non italiani». E chi invece rincara la dose: «Ma non c'è modo di rimandarli a casa loro? E impedire che rientrino per sempre in Italia?». O anche: «Io son tutto meno che razzista ma una saccata di botte al balordo bisognerebbe dargliela eccome. Ma più che altro qualcuno dovrebbe tirare fuori una legge per cui i delinquenti siano costretti a tornare nei loro luoghi di origine a spese del proprio paese. Che schifo...». Di ben altro tenore la presa di posizione del segretario ligure dell'Udc, Rosario Monteleone, che ha «scomunicato», il collega di partito. «Mi auguro che Marco Limoncini riveda certe frasi che io non condivido e non accetto. Spero che siano state dettate dall'emotività, perché se così non fosse...». Parole forti, che lasciano presagire un seguito, quelle di Monteleone, che tuttavia sembra quasi voler dare una possibilità di uscita a testa alata a Limoncini. «Per come conosco Limoncini posso dire che non è né un giustizialista, né un razzista ed è un uomo che crede fortemente nelle istituzioni. Penso che si sia fatto trascinare dalla tensione che vive il paese e dalla pressione mediatica». Ma la frattura nell'Udc è destinata ad allargarsi visto che non c'è solo Limoncini a prendere le difese dei tre aggressori. Anche il nuovo sindaco Roberto Bacigalupo, ex Lega Nord, oggi anche lui Udc, è più o meno sulla stessa linea. «Non deve passare il concetto del fai da te, ma devo sottolineare che i cittadini di Cicagna sono esasperati da quello che succede in paese. Pensate cosa accadrà quando anche la caserma dei carabinieri sarà chiusa per effetto dei tagli, e avverrà presto». Bacigalupo ribadisce che «i tre indagati non sono tre giustizieri, ma persone esasperate che hanno fatto un errore. Chi vuol commentare quanto accaduto non deve prescindere dalla tensione e dalla paura che vive il nostro Comune. E la colpa di questo senso di insicurezza non è delle forze dell'ordine che fanno quello che possono ma sono decimate dai tagli del Governo. La caserma dei carabinieri di Cicagna, che oggi osserva orario 8-14, presto chiuderà. Che faremo dopo?». E mentre Forza Nuova «si mette a disposizione dei cittadini di Cicagna per garantire loro la sicurezza» e in modo particolare «si mette a disposizione dei tre cittadini indagati per qualsiasi necessità» confermandosi disponibile «a partecipare a ronde volontarie». «Se lo Stato, che pretende sempre più tasse dai cittadini senza dare in cambio nulla, non è in grado di difenderli, è giusto, doveroso ed auspicabile che siano i cittadini stessi a difendersi dagli abusi». Forza Nuova nei prossimi giorni chiederà un incontro al sindaco di Cicagna.
«Li capisco, erano esasperati», è il giudizio del vicesegretario regionale ligure della Lega Nord, Bruno Ferraccioli.
«È evidente - dichiara Ferraccioli - che i tre hanno esagerato, non si può ridurre una persona così.
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