Cronache

Commedia «al buio» per morire di risate

Abbiamo riso a crepapelle per «Rumori fuori scena» e credevamo che non si potesse fare di più. Invece ci siamo ricreduti davanti a «La Pulce nell'orecchio», dove la sincronia fra gli attori in scena era praticamente perfetta, in un crescendo di divertimento. Adesso siamo curiosi di vedere cosa ci riserva «Black comedy» la nuova commedia di The Kitchen Company la compagnia del Teatro della Gioventù che andrà in scena fino al 9 giugno. Intanto c'è da dire che questo gruppo di giovani talenti guidati da Massimo Chiesa non sceglie mai testi facili, scontati, ammesso che ne esistano nel teatro comico. Anche in questo caso, infatti, l'ingranaggio è di quelli di tutto rispetto: «Black comedy» di Peter Shaffer, è infatti un testo di un grande maestro che tra qualche giorno compirà 87 anni: Peter Shaffer nato a Liverpool il 15 maggio 1926, che ebbe il suo primo grande successo proprio con questa commedia, che debuttò nel 1965 e fu interpretata da grandi attori nel corso degli anni successivi, calcando tutti i palcoscenici del mondo. Ora è la volta della «The Kitchen Company» con la regia di Eleonora d'Urso, e con Carlo Zanotti nel ruolo di Brindsley Miller, Viviana Altieri nel ruolo di Carol Melkett, Daria D'Aloia nel ruolo della signorina Furnival, Giovanni Prosperi nel ruolo di Harold Gorringe, Marco Zanutto nel ruolo del colonnello Melkett, Barbara Alesse nel ruolo di Clea, Luca Sannino nel ruolo di Shuppanzing e Michele De Negri nel ruolo di Georg Bamberger. «...Cosa fareste voi se pochi minuti prima di ricevere la visita che potrebbe cambiarvi la vita vi ritrovaste completamente al buio e con solo una scatola di fiammiferi?», chiede Massimo Chiesa. Il motore della commedia è un improvviso black-out. Tutto il resto è da vedere. I personaggi brancoleranno letteralmente nel buio in un gioco scenico che renderà ovviamente il palco perfettamente illuminato quando per i personaggi sarà buio pesto, e buio quando per i personaggi ci sarà la luce.

Gli spettatori troveranno esilarante scoprire quanto spesso ciò che accade al buio sia molto più chiaro e comprensibile di ciò che accade in piena luce.

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