Caro Massimiliano, non si può rimanere insensibili al tuo bell'articolo sugli appunti di viaggi e sul paragone Salerno/Genova, come non si può non avere un sussulto di orgoglio di fronte alla testimonianza che ancora una volta un'altra città meno bella e ricca artisticamente di Genova la superi alla grande in fatto di vivibilità, estetica, bellezza di primo acchito, accoglienza, turismo e chi più ne ha più ne metta. I paragoni si sprecano soprattutto con città magari straniere come verosimilmente con analoga struttura o affacciate sul mare.
Ora si parla di Salerno, tempo fa si parlava di Barcellona, si potrebbe anche parlare di Bruxelles. Il tuo articolo - di cui non vedo l'ora di leggere il prosieguo - non fa che confermare molto più approfonditamente ciò che mi raccontava un mio amico di Salerno, un veterinario che ha tentato la sorte del nord a Genova ma che alla lunga ha preferito ritornare nelle sue terre, magari più povere e caotiche, ma più goderecce, orgogliose delle proprie tradizioni e pittoresche, calorose. Ma effettivamente Salerno fa capitolo a sé in Campania essendo, appunto già due anni fa, un piccolo «gioiellino» come tu la definisci, un luogo pulito e ben tenuto, ordinato e dedito ai cittadini, che al contempo riesce a valorizzare anche i propri prodotti gastronomici come la mozzarella di bufala - che il mio amico definisce la più buona della Campania - ingrediente fondamentale per produrre una delle pizze più rinomate se non la migliore d'Italia e del Sud.
Lo hai detto, caro Massimiliano, Genova è sporca, mal tenuta, non valorizzata, è il simbolo e lo specchio dei genovesi sovente musoni, ineducati, antipatici e con poco calore umano già di primo mattino.
Commenti
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.