Sacchetti puzzolenti da conservare in casa, sacchetti ingombranti ammucchiati fuori dai cassonetti, contenitori spariti. I cittadini di Pieve Ligure e Bogliasco, alle prese con la rivoluzione della raccolta dei rifiuti, non lhanno presa bene. Anche perché da un mese a questa parte i rispettivi sindaci hanno deciso di spingere al massimo la raccolta differenziata allorigine responsabilizzando molto di più i residenti. E sono cominciati i problemi. «Sono ambientalista e faccio la raccolta differenziata da anni, ben prima che fosse di moda - racconta una signora residente a Pieve Ligure -, tuttavia da quando lappalto per il servizio viene svolto dalla ditta Idealservice, sono cominciati molti problemi ed è difficile capire se la responsabilità è di chi svolge il servizio o di come il nostro sindaco ha studiato il capitolato». Tra le lamentele più frequenti cè che sono spariti quasi del tutto i contenitori verdi per la raccolta indifferenziata, ma non sono aumentati in proporzione quelli per plastica, carta e vetro. Di fronte ai grandi condomini ci sono i contenitori marroni, grandi dove va conferito lumido, detto anche rifiuto organico. Le case unifamiliari o i condomini con meno di quattro appartamenti hanno contenitori piccoli che vanno messi fuori due volte la settimana e che sono presto pieni. La segnalazione (portata anche allattenzione degli uffici comunali) è che non sempre vengono rispettati i tempi del ritiro. «Così ci troviamo a tenerci in casa i rifiuti organici e quando è pesce averlo sotto il lavandino per più di due giorni non è piacevole».
La protesta riguarda anche la conformazione dei cassonetti per la plastica e il vetro che hanno imboccature minuscole dove entrano solo bottiglie di diametro piccolo, e non i bidoncini più grandi come quelli dei detersivi. Così la gente mette fuori e contribuisce a creare disordine. Anche perché la raccolta del differenziato viene fatta due volte alla settimana e negli altri giorni i cassonetti, insufficienti nel numero, strabordano.
Anche a Bogliasco la situazione è difficile nelle ultime settimane e se ne è parlato in consiglio comunale dove è stato fatto notare che lo spostamento dei bidoni della differenziata dai luoghi soliti ha creato non poco disorientamento nei cittadini, molti dei quali anziani. A difendere il lavoro di Comune e Idealservice è il sindaco di Pieve, Adolfo Olcese che si ripresenta alle elezioni di maggio e non teme il giudizio dei suoi concittadini. «Siamo partiti da un mese e dobbiamo fare qualche aggiustamento, ma la raccolta differenziata è balzata dal 20 al 40 per cento in meno di trenta giorni - dice - è un dato importantissimo. Pieve pagava ogni anno 160mila euro per conferire i rifiuti a Scarpino e io vorrei diminuire sensibilmente questa cifra alzando la raccolta differenziata». Secondo Olcese i cittadini di Pieve si devono abituare a differenziare al meglio, visto che sono stati pressoché eliminati i cassonetti verdi per lindifferenziato. «Credo che durante lestate alzeremo a tre volte alla settimana la raccolta porta a porta dellumido - continua il primo cittadino di Pieve -, e verrà anche aumentato il numero dei cassonetti per la plastica il vetro e la carta».
Resta il fatto che alcune tipologie di rifiuti non hanno una loro collocazione come i pannolini per i bambini o quelli per gli anziani (se vanno nellindifferenziata e vengono raccolti una volta alla settimana possiamo immaginare il problema di tenerli in casa). Il sistema è lungi dallessere risolto, dunque. E il clima caldo in agguato richiede risposte veloci.
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