Caro dott. Lussana, anch'io come l'avv. Bagarelli (a proposito, bentornata nell'agone derbistico!) mi ero ripromesso di trattare l'argomento Sampdoria in un secondo tempo, e precisamente all'inizio del prossimo campionato, considerate le abbastanza deludenti prestazioni fornite in quello testé conclusosi, ancorché giustificate dai numerosi infortuni subiti e da talune discutibili decisioni arbitrali. Ma più che parlare di Sampdoria mi corre l'obbligo di intervenire nei confronti della nostra gentile (a parte le bastonate inferte...) interlocutrice soltanto come tifoso blucerchiato di antica data, senza voler affatto ergermi a difensore d'ufficio del lettore sig. Parodi il quale sa benissimo difendersi da solo dagli strali tanto velenosi quanto presuntuosi di cui è stato fatto oggetto.
Obiettivamente ritengo che l'incontestabile successo conseguito dall'altra squadra di Genova sia motivo di esuberante euforia per i propri tifosi (ci mancherebbe altro...) ma penso altresì che la decantata superiorità di cui va fiera la citata avv. Bagarelli sia eccessiva e dovrebbe ridimensionarsi un poco. In definitiva, cosa hanno vinto? Per ora «zero tituli»! Domani è un altro giorno, e si vedrà! Non li deploro assolutamente per la loro esuberante esaltazione ma non posso esimermi dal considerarli sinceramente patetici. E poi, sbatterci portoni in faccia per due derby vinti consecutivamente! Allora noi, in circostanze analoghe e ripetute, cosa avremmo dovuto fare? Sparare cannonate o far entrare in azione i carri armati? Suvvia, si diano tutti una bella calmata e godano giustamente del loro successo non dimenticandosi che la storia ha ampiamente dimostrato che molti che si ritenevano «giganti» hanno successivamente palesato di avere «piedi di argilla»! E tanto affermo senza voler impartire a chicchessia alcuna lezione di tifo o di comicità.
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