Il derby dei tifosi

2 IL RIPENSAMENTO
Nel giudizio su Ballardini

prendo ancora tempo
Carissimo direttore, la settimana scorsa ha pubblicato la mia lettera che, forse in tono un po’ troppo severo, criticava sia l’allenatore Ballardini che il giocatore Floro Flores.
Gli interessati mi hanno dato pronta risposta nella partita di domenica scorsa. I due attaccanti Palacio e Flores mi hanno mostrato che non solo le retrovie segnano. Due bei gol per uno al Lecce. Applaudo: aspetto per il Flores le conferme nelle prossime partite, per cambiare il mio parere su di lui.
L’allenatore, dopo tante mie lamentose richieste, ha pensato di accontentarmi. Nel magazzino delle cose scartate, ha rintracciato un «oggetto misterioso», tale Boselli, calciatore argentino in forza al Genoa. Gli ha concesso, magnanimamente di giocare uno scampolo di partita. Ma sarà d’accordo con me che per dare un giudizio su un giocatore da mesi in panchina ci vuole ben altro.
Io, comunque, in quel breve lasso di tempo, ho rilevato accordo di gioco con Palacio. E, per di più una «serpentina» con la quale si è «bevuto» tre avversari puntando a rete. Mi ha ricordato di un tempo, ormai lontanissimo, quando io vidi giocare un tale, pure argentino, chiamato Stabile che sgusciava come un’anguilla tra i difensori avversari. Tanto da essere chiamato «il filtrador».
Posso dare un consiglio all’esimio Ballardini? Vi sono solo quattro partite per la fine del campionato in corso.
Il Genoa è posizionato al sicuro dalla retrocessione. È piazzato a centro classifica ed un posto più o uno in meno, ora, non ha importanza. Perché nelle prossime partite non si piazza all’attacco il Boselli lasciando in panchina il Flores? Sia lui che il presidente Preziosi che l’ha comperato accerteranno se vale la pena di confermarlo o meno.
Oppure è già posto tra i «liquidandi» dato che la sua faccia non piace a Ballardini?
Non le pare giusto questo?
Sempre coi più cordiali saluti.

2 LA SINDACO «TRAINER»
Se la Vincenzi incontra

la Sampdoria in crisi
Caro Massimiliano, la nostra «tanto amata» sindaco ha incontrato ieri a Palazzo Tursi tutta la squadra blucerchiata al gran completo per sostenerla in questo momento drammatico.
Solitamente i sindaci ricevono la squadra delle loro città dopo la vittoria di qualche trofeo o il raggiungimento di qualche importante risultato: complimenti a Supermarta che da oggi sarà ricordata come il primo sindaco al mondo con delega a «motivatore sportivo».

Ma perché non si occupa dei veri problemi che affliggono la città anziché preoccuparsi di una piccola squadretta di delegazione? Ora mi aspetto la convocazione a Tursi del Genoa per chiedere di avere pietà nel derby...
Gustavo Gavotti