Cronache

il dibattito in redazione

2REFERENDUM DANNOSO
L’ipocrisia di sinistra

sull’acqua pubblica
All’indomani del referendum che impedisce ai privati di partecipare alla gestione del servizio idrico integrato, scopriamo magicamente che la pubblica amministrazione dovrà svenarsi per ammodernare i vetusti acquedotti italiani: tutto grazie a quel «sì» propagandato dalla sinistra per fini esclusivamente politici (e con una certa schizofrenia: giova infatti ricordare che è stata proprio la sinistra a creare i famigerati «Ato», gli ambiti territoriali ottimali che, almeno in Liguria, hanno di fatto tolto al pubblico il controllo sugli acquedotti).
Ebbene, dopo tutto questo macello, tra i primi a lanciare l’allarme (rigorosamente dopo il voto) è stato l’ex sindaco Pd di Genova Giuseppe Pericu: «Ora bisogna trovare 60 miliardi in qualche modo», ha detto, altrimenti faremo acqua (proprio vero) da tutte le parti.
Ma perché Pericu e molti altri esponenti Pd favorevoli alla commistione pubblico-privato non hanno gridato di dolore qualche giorno prima, a campagna referendaria ancora aperta? Forse l’ordine del partito era di starsene buoni e non disturbare?
Pino Camicio
2PRONTO SOCCORSO OK
Non disprezziamo

il Villa Scassi
Egregio Dott. Lussana, ho letto su un ex giornale della sera, una volta testata gloriosa, il caos del Pronto Soccorso di Sampierdarena. Senza dubbio sulla malasanità genovese si potrebbe scrivere non libri ma enciclopedie ma oggi non è il caso, a parte il bel vestitino dell’ex Ospedale Martinez di Pegli, a proposito quanto ci costa?
Ora però denigrare il Pronto Soccorso di Sampierdarena non mi sembra giusto. Sia ben chiaro, tutti siamo solidali con chi ha dovuto subire ritardi, non dimentichiamo il particolare momento stagionale, ciò premesso vi racconterò quanto è successo ad una mia carissima amica: questa persona si è presentata al mattino del 15 agosto al Pronto Soccorso di Sampierdarena per «ustione di II grado» dopo accurata visita con relativa medicazione le è stata prescritta una ulteriore visita per il giorno 17 alle 11.10. A mezzodì la signora era già a casa sua. Il giorno 17 presso l’ambulatorio con mezz’ora di anticipo è stata rivisitata e rimedicata. La cortesia e la professionalità di tutto il personale medico e paramedico sono state encomiabili. D’accordo tutti possono esprimere le loro osservazioni io penso che denigrare un Pronto Soccorso così sia semplicemente strumentale ed ingiusto.
Malgrado il signor Montaldo, devo riconoscere che i signori medici e paramedici del Pronto Soccorso di Sampierdarena sono persone in gamba!
P.S. Non si vendono più giornali tentando di denigrare il Pronto Soccorso di Sampierdarena.
Saluti vivissimi
Giacobbe Li Calzi
2IL «NUOVO» GALLIERA
Medici e infermieri

senza aria condizionata
Spettabile redazione genovese de il Giornale, solo per segnalare un qualcosa che ha dell'incredibile: all'ospedale Galliera ci sono alcuni reparti (uno per tutti: quella che da sempre è conosciuta come SALA 10) in cui lo studio dei Medici e i locali degli infermieri non hanno l'aria condizionata: in queste giornate afose e soffocanti, è facile immaginare i disagi che provano le persone che debbono permanervi per lavoro; possibile che quell'amministrazione non sia in grado di ovviare ad una situazione paradossale come questa?!?
Cordialmente,
2GLI ORARI DELLE CONSEGNE
Le novità delle Poste

sempre contro i cittadini
Spettabile redazione, poiché, da alcuni mesi, la posta mi viene recapitata nel pomeriggio, fra le 15 e le 16, di solito quattro giorni la settimana, mi chiedo se ciò dipenda da un comportamento scorretto dell’operatore di zona o da uno dei tanti «miglioramenti» apportati dall’Amministrazione postale in danno all’utenza.
Ricordo, al riguardo, la soppressione del ritiro della corrispondenza al sabato e, via via, risalendo nel tempo, l’abolizione delle lettere espresso, il telegramma recapitato per posta ordinaria (con perdita di non pochi posti di lavoro), la cancellazione della franchigia per i plichi diretti al Capo dello Stato e al Sommo Pontefice, molto importante per la simbologia legata all’esenzione e via discorrendo, senza parlare di qualità del servizio!
Un cenno di riscontro mi sembra doveroso. Ringrazio se vorrà pubblicare.
Carlo Barbieri
2ATTUALITÀ IN RIMA
Una poesia per uscire

più in fretta dalla crisi
Nell’economia mondiale / con i mercati in depressione/ la paura è generale:/ ci sarà la recessione.
La rincorsa alla manovra/ è da tutti reclamata/ ma l’accordo non si trova/ salvo che scenda una fata.
Il marasma è totale:/ guai a chi tocca la pensione,/ meglio la patrimoniale,/ il ticket è fuori discussione,/ se si parla poi di tasse,/ di province o contributi/ si scatenano le masse/ che pretendono gli aiuti. Per combattere la crisi/ tutti hanno una ricetta/ ma se restano divisi/ diventa una barzelletta.
Antonio Urbano
2QUOTIDIANITÀ INSOPPORTABILE
Basta con i «soliti» politici

e con le loro dichiarazioni
La lettura dei giornali e la visione del telegiornale, sono diventati un calvario quotidiano e motivo di sconforto.
Credo che non sia tanto il contenuto delle notizie ad infastidire, che di per se non cambiano se andiamo a vedere i cicli e i ricicli storici, quanto l'arroganza dei politici di tutti i partiti nel affondare un paese solo per il loro interesse.
Risulta evidente che, tranne rarissimi casi, ogni loro dichiarazione è un inno a se stessi l'autocelebrazione del nulla che li riveste ostentato come un atto divino che serve solo a tenerli in sella.
Ritengo che non si siano ancora accorti che stanno riuscendo nel solo intento di riunirci tutti sotto la bandiera del «ci avete rotto... tutti a casa!».
Se osserviamo da quanto occupano le poltrone, potremmo non notare la differenza di colore dei tessuti (pantaloni e scranno) che oramai si sono fusi, complice il collante, se li osserviamo ed analizziamo cosa facevano prima di avere stipendi significativi ci accorgiamo che molti erano dei poveracci, se avessero il coraggio di pubblicare i loro redditi e le proprietà, prima e dopo avremmo delle belle sorprese e forse dovrebbero dimissionarsi in molti.
Ho difeso le posizioni che ritenevo vicine alle mie, fino a poco tempo fa, ora diventa insostenibile anche per un ultras, ora diventa indigesto anche solo vedere le loro facce ascoltare sempre le stesse parole... sarebbe ora che il popolo li rimandasse tutti da dove vengono e se non hanno mai lavorato bene che vadano al collocamento e che imparino un mestiere perché quello di politici non fa’ per loro.
Oggi, nel momento del vero bisogno, non vedo gente di coraggio ne gente con idee non vedo amor di patria ma solo il deserto che ha inaridito la classe dirigente di un paese, noi abbiamo bisogno di gente con attributi e cosa abbiamo? un povero vecchierello tirato per la giacca (Berlusconi) un invalido che insulta tutti (Bossi) un comico da osteria (Bersani), uno che di idee non ne ha mai avute ed ancor peggio le esprime (Di Pietro) e poi dopo il loro? Sta arrivando Montezemolo uno che ha statalizzato le perdite con i soldi dello stato quando li riceveva e non ha mai dato nulla al Paese quando faceva utili. Montezemolo, un uomo, che se non fosse per i denari che ha, non avrebbe neppure credito, uno che appoggiandosi alla vecchia mai morta DC cerca la gloria... ma per cortesia che resti a Maranello dove sono finiti molti nostri soldi.
Caro Massimiliano
Non ne posso più di leggerli, e di vederli alla tivù credo che mi abbonerò a Playboy e non acquisterò più i quotidiani.
A presto
Andrea Cambiaso
2CONTESTAZIONI ASSURDE
Non ci sono alternative

alla Torino-Lione
Credo che per togliere i dubbi a tutti coloro che pensano di trasferire gli investimenti della ferrovia ad AV/AC dalla Val Susa alla linea costiera sia opportuno organizzare una visita guidata con partenza da Genova ai cantieri dell'Alptransit nel Canton Ticino in località Boido oppure a Faido secondo i programmi dei tecnici dell'Alptransit.
I concetti di base sono quelli di far correre su una linea ad AV/AC dei treni merci da 4.000 ton a 160 km/h e solo una linea progettata con questi criteri (pendenze, raggi di curvature, tunnel a canna singola etc. etc.) può far si che la rete europea delle ferrovie ad AV/AC sia sugli stessi standard.


La linea Genova-Ventimiglia, nonostante il raddoppio di alcune tratte a binario unico non potrà mai diventare una linea ad AV/AC per tante ragioni di tipo tecnico di cui gli esperti delle FS potrebbero tenere delle conferenze.
In conclusione, non ci sono alternative alla Torino-Lione
Mario Lauro

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