Cronache

Don Farinella sproloquia, la Curia tace

(...), oppure si regalano gratuitamente. La Finocchiaro che parla di protezione per i dirigenti è da demenza senile». E, ovviamente, verrebbe da dire, ce n'è pure per il presidente della Repubblica: «Ormai è re Giorgio secondo imperatore di Albania, non è concepibile. La Costituzione è andata a farsi fottere. Quando ricatta il Parlamento, minacciando le dimissioni, non lo riconosco più come presidente. Dovrebbe nominare il presidente del Consiglio e poi stare zitto. E poi Napolitano è una garanzia per Berlusconi, è il presidente dell'inciucio e del tradimento della Costituzione. Il Cavaliere è il vero vincitore, tra un paio di anni salirà lui al Quirinale e tutto per colpa del Pd e di Grillo che ha commesso errori notevoli».
Insomma, un po' tutto il repertorio farinelliano. A cui si può aggiungere anche una parte dottrinale, reperibile in un'intervista di Alberto Puppo, ottima persona e grande professionista de La Repubblica-Il lavoro, che dopo l'elezione di papa Francesco gli ha chiesto: «I più entusiasti però oggi interpretano l'elezione di Bergoglio proprio come una dimostrazione di un'illuminazione dall'alto». E il don, (il don!), ha risposto: «Non credo a queste cose». Proprio così, queste cose. Insomma, non proprio lo Spirito Santo: «L'elezione rappresenta un argine contro l'invadenza della Curia».
In tutto questo, come al solito, la Curia tace. Su Farinella nemmeno una parola. E sul sito dell'Arcidiocesi di Genova, su di lui si trovano solo due notizie. La prima è quella delle nomine del 18 luglio 2005, quando l'Arcivescovo di Genova «Tarcisio cardinale Bertone», comunica: «Sua Eminenza il Cardinale Arcivescovo ha nominato Amministratore Parrocchiale della Parrocchia - Personale e Gentilizia - di Santa Maria Immacolata e San Torpete in Genova don Paolo Farinella». La seconda, il giorno della solennita dell'Immacolata Concezione di Maria, «festa della vita», l'8 dicembre 2005, sempre Bertone citò Farinella fra le fonti teologiche, prima di prendersela con la distribuzione della pillola abortiva RU486. Scrive Bertone, con citazione: «“Eva, creata senza peccato, cerca la sua autorealizzazione e disobbedisce a Dio; Maria sia abbandona al volere di Dio e ubbidisce con prontezza. Eva pecca e coinvolge nel suo peccato Adamo; Maria magnifica il Signore e lo offre al mondo” (Paolo Farinella)». Bertone, del resto, spiegava che «i padri della Chiesa, a partire da Ireneo, sviluppano il parallelismo di somiglianza e opposizione tra Eva (la prima Mater dei viventi) e Maria (la Mater per eccellenza».


I padri della Chiesa, già.

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