Doria pensa alle nozze gay e butta l’Amiu nella rumenta

Doria pensa alle nozze gay e butta l’Amiu nella rumenta

L’hanno cercato per un confronto pubblico, l’hanno invitato a sedersi intorno a un tavolo con altri candidati per un dibattito, gli hanno sottoposto una lista di domande. Non hanno avuto come risposta nemmeno un no. Non hanno avuto risposta. Per il candidato sindaco Marco Doria i lavoratori dell’Amiu non esistono. E la loro lista di quesiti sul futuro dell’azienda è finita nella rumenta. Durante la campagna elettorale per le amministrative il candidato uscito a sorpresa dalle primarie del Pd si è negato al confronto con i lavoratori-cittadini. Delle questioni dell’azienda non vuol parlare con i lavoratori, ma pensa per esempio a istituire il registro delle unioni civili in Comune per favorire le nozze gay, come ha dichiarato ieri. Punti di vista, direbbe qualcuno. Ma sono in tanti a non vedere la vicinanza dell’aspirante sindaco ai cittadini.
«Siamo andati in Salita Santa Caterina al suo point elettorale per chiedergli se poteva incontrare i dipendenti di una delle più grosse aziende genovesi - racconta Lino Basile, sindacalista Ugl dell’Amiu che insieme ai colleghi ha tentato di preparare l’incontro - e abbiamo parlato con la persona responsabile della sua agenda d’incontri. Ma non ci è stata data udienza».
Basile racconta di avere telefonato molte volte allo staff del candidato vendoliano, senza esito positivo e di non essere riuscito nemmeno ad avvicinarlo durante l’incontro che l’aspirante sindaco ha avuto prima del voto alla sala chiamata del Porto.
«Crediamo che le nostre domande abbiano un significato non solo per noi che lavoriamo all’Amiu ma anche per il resto dei genovesi - spiega il sindacalista -, per esempio se avessimo avuto la possibilità gli avremmo chiesto come intende promuovere la raccolta differenziata, che è fallita a Genova, e se intenda salvare Amt con la vendita di parte di Amiu, visto che la nostra è un’azienda sostanzialmente sana, diversamente da quella del trasporto pubblico».
La raccolta differenziata per esempio è stata appaltata a cooperative «che godono persino del servizio di manutenzione dei mezzi da parte dei meccanici Amiu» spiega Basile. «Sarebbe importante per noi sapere che cosa pensi il futuro sindaco delle esternalizzazioni dei servizi, ma non ci è dato saperlo visto che non ci risponde e non ci vuole incontrare».

Sul tavolo anche il problema di eventuali esuberi di personale: «per l’Amt gli esuberi sono stati risolti con il riassorbimento in Comune di circa 80 persone che diventeranno ausiliari del traffico, e per i lavoratori Amiu quale sarà il trattamento?». Tutte domande che sono rimaste senza risposta.

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