Non hanno niente a che vedere con gli acchiappa fantasmi resi celebri dalla pellicola di Ivan Reitman del 1984 eccetto la competenza e la dedizione con la quale investigano sui casi definiti strani dalla stragrande maggioranza delle persone. Si tratta della Paranormal Investigation Taggia un team di appassionati di paranormale che dalla città dell'oliva prova a dare spiegazioni razionali ad eventi soprannaturali. Stefano Zunino è il fondatore del gruppo nato il 1 luglio del 2011 e affiliato al «Ghost Hunter» di «Mistero», la popolare trasmissione televisiva di Italia 1 che analizza e racconta eventi apparentemente inspiegabili. «Avevo voglia di fare ricerca sul paranormale e mi ha dato spunto un gruppo statunitense - racconta Stefano - ossia i Taps (The Atlantic Paranormal Society ndr)».
Lo scopo dei cacciatori di fantasmi di Taggia è duplice: «Innanzitutto tengo a precisare che per le nostre consulenze sia al pubblico che al privato non chiediamo e vogliamo soldi, cerchiamo di dare spiegazioni razionali ai casi che ci vengono proposti. Ma non solo, il nostro è un progetto che vuole dare risalto ai borghi medievali del ponente ligure attraverso il paranormale. Ad esempio - prosegue - siamo andati ad Apricale, Isolabona, Dolceacqua, Lingueglietta, la stessa Taggia e altre zone dove potenzialmente potevano esserci manifestazioni sovrannaturali». I ghost hunter tabiesi raccontano di una manifestazione interessante a Triora (nella foto), celebre paese delle streghe alle spalle di Taggia, nei pressi del ponte di Loreto, luogo attraversato dalla mitica «via del sale».
I contrabbandieri di sale (ma non solo) utilizzavano strade di montagna per i loro traffici, una vera e propria ramificazione di percorsi, tra la Liguria di ponente, Piemonte e la Francia, e sui quali sono stati costruiti, durante i due conflitti mondiali, numerose fortificazioni. Nel 1959 a Loreto venne costruito un lungo ponte per collegare le limitrofe frazioni e negli anni divenne luogo tristemente famoso per i suicidi, dove numerose persone si sono lanciate nel vuoto da un'altezza di più di 100 metri. Lì gli strumenti del team del Paranormal hanno rilevato voci psicofoniche oltre ad aver immortalato in una foto la sagoma di un religioso del 1200 che ha avuto riscontro effettivo da un esperto di biometria. Stesso discorso nelle ex carceri di Porta Barbarossa a Taggia dove ci sarebbe stata l'apparizione di una monaca e anomalie audio-video alla casa del boia di Apricale. «In sostanza noi - spiega Zunino - raccogliamo elementi senza dare giudizi, anzi ci rivolgiamo a esperti del settore che possano dare interpretazioni il più scientifico possibile, oltre a studiare la casistica della morte o i fattori interagenti».
La strumentazione è assai costosa ed è composta da una termo camera, commutatore di ultrasuoni, video camere e tanto altro ancora ed è bene evidenziare che non ci si può improvvisare ghost hunter ma è bene rispettare le regole vigenti riguardo agli accessi a proprietà private o pubbliche con idonee autorizzazioni. I prossimi appuntamenti a «caccia di fantasmi» saranno a Sanremo nell'ex carcere e fortezza genovese di Santa Tecla, Villa Regina Margherita a Bordighera e a Sarzana presso un'abitazione privata dove i residenti avrebbero notato fenomeni di poltergeist, ovvero quel movimento improvviso di oggetti: quadri che cadono, mobili che si spostano, elettrodomestici che si accendono e si spengono, pietre e sassi che volano con traiettorie insolite Infine al leader del Paranormal Investigation Taggia abbiamo chiesto se questa passione per l'argomento trattato, incute timore: «Abbiamo i nostri simboli di protezione, prima di entrare in un luogo qualcuno prega per esorcizzare la paura, visto che si è sempre al buio di notte ma alla fine non siamo mai soli, ci facciamo forza e coraggio a vicenda».
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