Cronache

Finti poveri, asilo gratis e voli in Usa

(...) Epperò, guai a toccare le passioni di una vita. E pazienza se per viaggiare periodicamente oltreoceano e andare negli Stati Uniti a vedere il tennis del Grande Slam, i soldi si trovano. Così come non si bada a spese quando si tratta di comprarsi capi di abbigliamento firmati, mentre per la scuola dei figli il piatto piange, sempre. Questione di priorità e di disonestà. L'ultima storia di una truffa al Fisco arriva da Savona, dove la Guardia di Finanza ha controllato i documenti relativi a prestazioni sociali agevolate di 89 famiglie e ha smascherato un «furbetto» dell'Isee (ovvero l'indicatore della situazione economica equivalente, che permette di misurare la condizione economica delle famiglie, tenendo conto di reddito, patrimonio e delle caratteristiche di un nucleo familiare) che ha dichiarato di avere redditi inferiori ai dieci mila euro all'anno, riuscendo così ad usufruire delle agevolazioni previste dal Comune per i soggetti meno abbienti.
Ma l'appassionato del tennis non è certo il solo che ha truffato il fisco. Su 89 famiglie più della metà, 49 per la precisione, avevano posizioni irregolari che sono state denunciate alla Procura della Repubblica. Come se non bastasse, tra coloro che hanno dichiarato redditi al limite della soglia di sopravvivenza, c'era anche chi aveva partecipazioni societarie per quattro milioni di euro e 200mila euro.
Dai controlli della Guardia di Finanza è stato possibile quindi scoprire ingenti proventi che erano stati nascosti al Fisco, patrimoni mobiliari e conti correnti a sei cifre. Tanto che complessivamente la Finanza ha recuperato oltre mezzo milione di euro.
Nell'operazione delle Fiamme Gialle, sono state controllate anche le posizioni di alcuni extracomunitari che, pur non dichiarato reddito, erano stati fermati dai finanzieri negli aeroporti o nei porti nazionali mentre tentavano di portare all'estero valuta per importi superiori ai diecimila euro.

Tutti e quarantanove i trasgressori, stranieri e italiani, oltre alla segnalazione alla Prefettura e alla Procura, sono stati denunciati anche ai Comuni per le sanzioni previste per questo tipo di evasione.

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