Cronache

Genoa e Juve, sfida tra difese col «buco»

Genoa e Juve, sfida tra difese col «buco»

Sette punti in tre partite. Era questo il ruolino di marcia, che mai ammetterà Beppe Iachini, calcolato prima di giocare contro il Verona. Il primo successo è arrivato, adesso invece bisogna già pensare all'Empoli: questa sera, nel recupero di campionato causa neve che si giocherà alle 18.30, sarà necessario portare a casa altri tre punti, in attesa della sfida con il Sassuolo. Sette punti sono infatti necessari per mantenere il passo delle altre, nella speranza che prima o poi qualcuno inciampi, come accaduto sabato alla Reggina.
Il primo a crederci è proprio Iachini che ieri a Bogliasco ha suonato la carica alla squadra, pronta a volare sulle ali dell'entusiasmo dopo il filotto degli ultimi successi, escluso ovviamente il ko con il Torino. Adesso i punti che distanziano la Sampdoria dai play off sono otto, ma questa sera potrebbero ridursi a cinque. Altra storia, altre speranze: una vittoria, questa sera, potrebbe cambiare il volto di una stagione incolore. Anche per questo il tecnico dell'Empoli, Alfredo Aglietti, non si fida della formazione genovese.
L'ex blucerchiato sa quanto può valere un eventuale successo per entrambe le squadre: «L'organico della Sampdoria si presenta da solo e sappiamo della sua forza – ha detto Aglietti a pianetaempoli.it - dobbiamo però essere noi i primi a non sentirsi vittime sacrificali andando li a giocare partita, colpo su colpo, palla su palla. La squadra dovrà dare più del massimo, dovrà uscire stremata, ringhiando su ogni palla e cercando di affondare quando ci sarà la possibilità. La tensione che ho visto a Padova e con il Livorno non dovrà venir meno, soprattutto per eventuale riverenza verso l’avversario. Se interpretiamo la gara con la giusta mentalità, con lo spirito che ho sopra descritto, potremmo avere le nostre possibilità di non tornare a bocca asciutta».
Ma l'Empoli non si chiuderà in difesa; niente timore di Marassi e niente Maccarone, l'ex di turno che ha fatto molto discutere ma che non ci sarà dopo il problema muscolare di sabato: «Non dover fare la partita non vuole però dire stare in dieci a difendere la porta. La partita va giocata, con accortezza ed intelligenza, sfruttando le occasioni che avremo. Dobbiamo essere bravi a stare compatti e ripartire, però certo, il non dover essere noi ad offendere potrebbe darci dei vantaggi rispetto anche ad una gara come quella di sabato scorso. Più che turn over ci sono alcuni giocatori che non saranno a disposizione per problemi o per affaticamenti, come per esempio Maccarone».
Dall'altra parte invece Iachini ha avuto non poche difficoltà a fare sostenere la rifinitura: la giornata di pioggia ha infatti reso i campi da gioco del «Mugnaini» ai limiti della praticabilità, inducendo così il tecnico e staff a dirottare sul sintetico del «3 Campanili». I convocati sono ventuno (la gara sarà diretta da Giancola di Vasto) ma il dubbio più grande riguarda l'inserimento di Obiang dal primo minuto in mezzo al campo, in ballottaggio con Kristcic, che ha dimostrato di essere l'unico vero regista di questa squadra. L'altro dubbio è sulla corsia di sinistra con Costa, promosso a pieni voti contro il Verona, che però non è al meglio della condizione e potrebbe lasciare il posto a Laczko. Juan Antonio potrebbe avere un turno di riposo con Foggia dal primo minuto, ma il primo sembra decisamente favorito.

Nessun dubbio invece per Eder, che ha dimostrato di essere in una condizione di forma migliore rispetto a Bertani.

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