Genova lancia il bike sharing ma non fa le piste ciclabili

Genova lancia il bike sharing ma non fa le piste ciclabili

Una città che proprio non riesce a pedalare. Nessun discorso legato alla crisi economica della città o alla situazione del Porto, o, ancora, alla mancanza di infrastrutture. Genova è una città che non pedala nel senso che ad oggi non è praticamente possibile girare in bicicletta.
Nonostante le promesse del Comune di Genova che avevano affascinato gli amanti delle due ruote senza motore. Il progetto è quello del bike sharing, comune ormai a molte città europee e diffuso adesso anche in Italia. Nel capoluogo ligure sarebbe dovuto partire a maggio, poi si slittò a settembre. L’idea del Comune è quella di dotare la città inizialmente di 60 biciclette a pedalata assistita su un tracciato che dovrebbe andare dalla zona del Matitone a Sampierdarena e fino a Brignole. Idea, appunto, che è stata concretizzata con una società che, vinto un appalto, starebbe aspettando le disposizioni dell’amministrazione per mettere su strada le biciclette e posizionare le colonnine così come l’attrezzatura elettronica che servirà per usare le bici. Tutto il materiale è depositato in un magazzino e aspetta solo di essere installato.
A quel punto, tutto pronto? Niente affatto. Il vero problema, di cui forse nessuno si è preoccupato per tempo, è che al momento mancano le piste ciclabili dove poter fare viaggiare queste biciclette. «Ma basta tirare qualche riga per terra- minimizza l’assessore alla viabilità Paolo Pissarello intervistato da Babboleo News-. Sarà cosa da poco. Aspettiamo che gli uffici mobilità del Comune riaprano dopo le ferie e cercheremo di stabilire il da farsi».
Difficile però pensare che il Comune riesca entro settembre, come promesso, a far partire il progetto. Realizzare delle piste ciclabili nel pieno centro della città non è proprio facile come ha descritto Pissarello, visto che in alcuni casi le corsie riservate alle bici (che si aggiungeranno a quelle dedicate ai bus) avranno anche necessità di cordoli che le separino dalla carreggiata. Cosa non semplice, per esempio, nel collegamento tra Principe e Brignole attraversando zone del centro come via XX settembre.


«Sarà più semplice, invece, - spiega l’assessore alla viabilità- collegare la zona del Matitone con il Porto Antico e probabilmente partiremo con una prima tranche in quella zona». Ora si attende il momento in cui l’amministrazione comunale deciderà di disegnare le piste ciclabili. Sarà veramente settembre?

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