Cronache

I bei ricordi dei «ragazzi» di don Nevio L'incontro col parroco di Santa Teresa del Bambin Gesù

Si danno appuntamento ogni anno, a dicembre, in quel tempio laico dell'enogastronomia che è «La Bottega del Re», in Albaro. A pochi passi dal tempio religioso, la chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù, che frequentavano da ragazzi, dove giocavano e sognavano insieme, guidati con molta discrezione e altrettanto affetto da don Nevio Martinoli. È proprio lui, don Nevio, che una bella compagnia di professionisti, magistrati, avvocati, operai e dirigenti d'azienda, tutti in qualche modo suoi «allievi», hanno voluto festeggiare anche quest'anno, autoconvocandosi da tante parti d'Italia e rispettando una consuetudine di amicizia, rispetto, solidarietà, con un pizzico di nostalgia. «Ti ricordi quando ai Bagni Perasso entravamo in venti nella stessa cabina?», «E quando, ma per incontrare le ragazze, eravamo così assidui alle funzioni del Mese Mariano...». Tra un primo di trenette al sugo di ricciola e un secondo di gamberoni nostrani, magistralmente interpretati dal gran regista della «Bottega», il mitico Pino Re, scorrono i ricordi come il buon vino d'annata. E a capotavola, in tutti i sensi, c'è sempre lui, don Nevio, venuto qui giovanissimo, profugo da Lussimpiccolo, ma presto naturalizzato genovese, pastore d'anime, ma soprattutto amico, confidente, fratello per tanti che continuano a volergli bene e a manifestargli riconoscenza. Come si conviene a chi sa tracciare una via senza imporla e convincere con l'esempio invece che con l'autorità.

Don Nevio, appunto: anche quest'anno, come ogni anno, alla «Bottega del Re», dove i «suoi» ragazzi celebrano una lezione di vita che si portano per sempre nel cuore.

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