Cronache

«The Kitchen Company», un primo anno da 100mila presenze

E siamo a uno. Un anno di teatro, lezioni universitarie, dibattiti, incontri, convegni. Un anno di una formula completamente nuova e rivoluzionaria per una città come Genova alla quale è stato restituito un luogo dove fare cultura, ventiquattrore su ventiquattro (quasi) e trecentosessantacinque giorni su 365 (quasi). Il Teatro della Gioventù con la sua The Kitchen Company di Massimo Chiesa ed Eleonora D'Urso il 13 gennaio 2013 spegne la sua prima candelina. E lo fa con la soddisfazione di aver vinto la scommessa più grande che si era messa in testa dodici mesi fa: portare a vedere al teatro di prosa chi a teatro non è mai andato. Detto fatto. Ecco i numeri: al 31 dicembre 2012, giorno di chiusura della prima stagione della TKC, la compagnia ha prodotto e rappresentato sette spettacoli per 257 repliche per un totale di 45mila presenze. L'obiettivo fino al 13 gennaio 2013 è arrivare alle 50mila. «Ma già 45mila è un numero che forse, forse a Genova lo ha fatto Beppe Grillo all'apice della sua carriera», scherza Massimo Chiesa. Senza contare che a quei 45mila biglietti staccati per gli spettacoli, si aggiungono altre 40mila presenze per tutte le attività collaterali che ruotano attorno alla produzione vera e propria degli spettacoli, e quindi le lezioni universitarie, i dibattiti, gli incontri, i «non-corsi» di recitazioni tenuti da Eleonora D'Urso. Che tradotto vuol dire che dal Teatro della Gioventù sono passate 100mila persone (quasi).
Quindi il 2013. Si ricomincia con le repliche (60) del successo della prima stagione della TKC «Rumori fuori scena» di Michael Frayn (dal 2 fino al 3 marzo 2013). E altri cinque spettacoli per un totale di 275 repliche con una media di 46 recite. Dopo Frayn, tocca a «La pulce nell'orecchio» di Georges Feydeau (dal 16 marzo al 5 maggio). Portata in scena la prima volta all'inizio del '900, la commedia si basa sulla «matematica» dell'effetto comico con una trama fittissima di gelosie coniugali e pruriti extraconiugali. «È il mio ricordo da spettatore, la vidi a teatro quando avevo cinque anni. È un testo di una comicità estrema», spiega Chiesa. Si prosegue con «Black comedy» di Peter Shaffer (dal 18 maggio al 9 giugno) dove un improvviso black out sconvolge i piani di una giovane coppia. Poi «La strana coppia» di Neil Simon (dal 22 maggio al 4 agosto e dal 14 settembre al 13 ottobre), la commedia resa celebre dalla versione cinematografica sulla quotidinità di due divorziati dai caratteri opposti. L'autunno inizia con «Un piccolo gioco senza conseguenze» di Jean Dell e Gérald Sibleyras (dal 26 ottobre fino al 17 novembre). Infine «La locandiera» di Carlo Goldoni (dal 30 novembre al 31 dicembre 2013) in versione classica. Guai a pensare a forzature per i grandi testi, «proprio non mi vanno giù - dice Chiesa che insieme alla D'Urso farà le regie anche di tutti gli altri spettacoli -. Tutti i grandi registi si preparavano studiando il testo dell'autore e cercando di capire cosa avrebbe voluto». Ultima novità: con l'istituto Nautico, il teatro sta organizzando il progetto «Innamorarsi del teatro», un percorso per i giovani nei teatri genovesi.

E chissà che alla fine del 2013 non si festeggi un altro traguardo.

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