Letta e i suoi ministri fanno visita ai feriti in ospedaleIl governo «trasloca» in banchina

«È una tragedia immane. Sono qui per portare la solidarietà del Paese alla città di Genova e la vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti». Lo ha affermato il premier Enrico Letta, che ieri sera ha fatto una breve vista al porto di Genova sul luogo della tragedia della notte scorsa. Letta era accompagnato dal sindaco Marco Doria, dal presidente della Regione Liguria Burlando, e dal comandante uscente della Capitaneria porto di Genova, Felicio Angrisano. Prima di raggiungere il porto, Letta ha fatto visita ai feriti negli ospedali Villa Scassi e Galliera.
Prima di Letta, anche il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, è stato a Genova per verificare di persona la situazione e assumere informazioni sulla dinamica dell'incidente, sull'assistenza ai superstiti e alle famiglie delle vittime, sui danni alle strutture del porto e sulla sua operatività. Il ministro ha poi incontrato i familiari delle vittime. Il sottosegretario alla Difesa, Roberta Pinotti ha invece messo a disposizione di Genova anche i militari nel caso ce ne fosse bisogno: «Questa torre di controllo era il punto di orgoglio del porto di Genova - ha detto Pinotti - perché dava sicurezza per le manovre in mare. La tragedia rischia di avere numeri alti perché è avvenuta nel momento in cui c'era il cambio turno, quindi c'erano più persone nella torretta del solito. Ho parlato con il sindaco per chiedere se ci fosse bisogno di qualunque cosa - ha concluso - ma al momento non ci sono necessità particolari, forse poi ci potrebbe essere l'esigenza di mezzi che spostino la torre crollata in mare».


Tutti gli esponenti del governo hanno preso contatti con il presidente dell'Autorità Portuale Luigi Merlo che per tutto il giorno è stato presente in banchina e alle riunioni operative organizzate alla capitaneria di porto e in prefettura, continuando a ripetere sconsolato: «Non ho una spiegazione logica per quello che è accaduto».

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