Mettere da parte l’orgoglio e votare tutti insieme

Mettere da parte l’orgoglio e votare tutti insieme

di Roberta Bartolini

Caro Massimiliano, mi riferisco agli esiti strabilianti delle elezioni genovesi e al tuo appello al Popolo de il Giornale. Tu conosci il mio ottimismo e la mia voglia di combattere fino alla fine, tu conosci la mia speranza e la mia «ingenuità» di cittadina onesta che crede ancora in determinati principi. Ebbene, la situazione di crisi economica globale in cui vive non solo Genova e la presa di coscienza nonostante tutto che a Genova nulla cambia, anzi si radica o nella mera protesta (lista Grillo) o nella sinistra radicale di Doria, tutto questo non farebbe ben sperare e dovrebbe costituire una base per mollare tutto e tutti, per fregarsene e pensare soltanto alla propria famiglia. Tuttavia, non è nel mio dna e non credo sia corretto da parte di un cittadino che voglia adempiere al proprio dovere. Fino a prova contraria vivo, lavoro, ho una famiglia a Genova e finché non trovo il coraggio di emigrare e di affrontare nuovi rischi, finché mi sento ancora orgogliosa di vivere a Genova dove ho una famiglia e dove pago le tasse, vorrei cercare di fare il possibile affinché le cose vadano meglio. E penso che tutti noi dovremmo cosi comportarci. Doria non dà molte speranze a Musso nel ballottaggio data la percentuale molto alta ma è lo stesso Musso a non spaventarsi di fronte ad una forbice di 30 punti di stacco. Proprio perché mi sento chiamata in causa come amica del popolo de il Giornale mi permetto di dirti che da ora in poi bisognerà ragionare con obbiettività, serietà lasciando da parte i personalismi, l'orgoglio di appartenere ad uno schieramento piuttosto che ad un altro. Sono una transfuga del Pdl e con orgoglio ammetto di essere militante nella Lega Nord che ho cercato di aiutare e difendere in tutti i modi che avevo a disposizione. Tuttavia credo di avere degli ideali ancora più alti, mi sento nata con l'animo del centro destra tanto è il mio odio e la mia incomprensione verso il mondo di sinistra. Tali ideali m inducono a combattere strenuamente fino al raggiungimento di qualche obbiettivo. In questo momento l'obbiettivo numero uno è quello di concentrarsi sul risultato, di ammettere che esiste ancora una piccola speranza di espugnare Genova alla sinistra, di decidere di coalizzare e unire tute le forze perdenti che contrastano la sinistra, vale a dire, a parte Musso, Vinai, la Lega, la Destra, i partiti minori e soprattutto di coinvolgere gli assenteisti di centro destra, stufi, non motivati, non sono andati a votare. Vogliamo o non vogliamo aiutare la nostra città a non metterci in casa un nobile di sinistra che predica male e razzola ancora peggio perché vive in palazzi storici e non paga l'Imu? Allora, mi appello a il Giornale affinché interceda su il Popolo de il Giornale per cercare di convincere lo stesso Vinai ad apparentarsi con Musso per dare un voto avveduto.

Lasciamo anche da parte le offese personali che un Musso può aver provocato mantenendo la propria carica di senatore nominato dal Pdl, pensiamo al lavoro immane che quest'uomo con la sua macchina elettorale ha fatto per due anni, pensiamo alle sua capacità, alla sua preparazione, tutte qualità queste che potrà mettere in campo qualora venisse eletto dando una sferzata di modernità, di sviluppo ad una città morta. Non diamoci per vinti sempre.

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