Nostalgia dei «33 giri» e di «Lascia o raddoppia?» Vecchi divertimenti in famiglia

Cari amici della Redazione, siccome «una ciliegia tira l'altra» sono riemersi ulteriori ricordi che desidero condividere con voi. Il gioco delle bimbe con la trottola dalla struttura in legno, a forma di anfora, sulla quale si avvolgeva uno spago, per poi tirarlo, dandole così velocità mentre lo spago si srotolava. I primi mangiadischi portatili a 33 giri che si portavano sui prati, nelle colazioni al sacco, con i cestini di vimini e i plaids a scacchi che facevano tanto inglese. Le bustine di velina per farsi le sigarette col tabacco sfuso che vendevano i tabacchini, guardando male i ragazzini che mentivano dicendo «sono per lo zio» e che cominciavamo a fumare nei bagni delle scuole e nei cortili, le tabacchiere da fiuto che ancora usavano i nonni e che emanavano un buon profumo, le serate al bar per vedere al la televisione - in bianco e nero - «lascia o raddoppia» e le partite della Nazionale di calcio, bevendo con il papà il primo bianchino. Il pupazzetto di Calimero (da poco riapparso in tv) che ciondolava dallo specchietto retrovisore delle auto.

Le calamite applicate sui cruscotti di metallo con la foto dell'amata e con la scritta «Non correre pensa a me». Credo che potrei continuare ancora, ma desidero che anche altri possano rispolverare i loro ricordi consentendomi così di far riaffiorare quelli dimenticati in qualche angolo della mia memoria.

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