Perché sono giuste le «primarie» dei tagliandi

Caro Massimiliano, accolgo con favore la tua iniziativa di riproporre il gioco dei tagliandini, questa volta dedicato alla scelta dei parlamentari; e, saggiamente, avverti che il controllo sarà più puntuale, onde evitare il trucchetto delle copie rese.
Avendo partecipato al precedente gioco, dedicato ai candidati a Presidente di Municipio, mi sono reso conto, con facilità, che molti partecipanti, io compreso, esercitavano una qualche forma, lecita e accettabile, di persuasione nei confronti di amici e parenti affinché concentrassero i propri tagliandini a favore di uno o altro candidato: ovvio che, più si era conosciuti e stimati, maggiore era il risultato, come del resto avvenne nei miei confronti. Lo stesso avverrà per questa nuova competizione: secondo me, a partire da metà settembre, vedremo una concentrazione di tagliandi a favore dei soliti noti; ma, mi auguro, anche a favore di nomi nuovi. Ecco perché ti faccio una proposta: parallelamente alla iniziativa da te lanciata, propongo la pubblicazione di tagliandi sui quali indicare il nome di chi non si vorrebbe mandare in Parlamento; sono convinto che a una simile gara parteciperebbero anche molti di quei lettori (secondo me la maggioranza) che preferirebbero esprimersi più liberamente, senza l'imbarazzo della scelta obbligata verso un amico; o, comunque, potrebbero partecipare a entrambe le competizioni. Da troppo tempo la gente è arcistufa di vedere sempre i soliti soggetti, eletti solo per volontà delle segreterie di partito: i recenti successi dei grillini dovrebbero avere acceso un chiaro campanello d'allarme.

Spero nel tuo accoglimento della mia proposta, onde dare ai nostri lettori la possibilità di inviare un segnale inequivocabile di rinnovamento della classe politica, senza più dare voce a vecchi tromboni nei confronti dei quali deve anche cessare un certo qual timore reverenziale.
Un abbraccio
*Consigliere (anziano, ma non trombone) Lega Nord Munic. VIII

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica