La piscina che il Comune vuole affondare

La piscina che il Comune vuole affondare

Un litorale abbandonato a se stesso quello di Voltri, dove la più bella spiaggia di Genova, unica per ampiezza, è sistematicamente ignorata dall'amministrazione comunale. Anzi. Il caso riguarda anche la piscina gestita dalla Società Mameli, i cui responsabili approfitteranno dell'evento di oggi «Galleggiando e Bolleggiando» manifestazione dedicata ai disabili per annunciare la riconsegna dell'impianto al Comune.
«A fronte della totale indisponibilità e incapacità del Comune di Genova a cercare soluzioni idonee per mantenere in vita la piscina voltrese - dicono i responsabili della Mameli, una delle società sportive più antiche della Liguria - abbiamo intenzione di riconsegnare l'impianto al Comune il prossimo 3 agosto, al termine della stagione sportiva».
A nulla è valso in quest'ultimo anno l'impegno dei gestori dell'impianto per trovare finanziamenti per mandare avanti la struttura che ha soprattutto una grande valenza sociale, occupandosi di formazione di giovani e assicurando servizi anche alle persone disabili. «Avevamo ottenuto i permessi da Autorità Portuale, Regione e Comune per aprire una spiaggia attrezzata davanti alla piscina, fatto che ci avrebbe consentito di guadagnare il necessario per mandare vanti l'impianto, ma la burocrazia ci ha impedito di portare avanti il progetto», continuano dalla Mameli.

La piscina di Voltri per la quale il Comune non ha ancora predisposto un bando di assegnazione, non può nemmeno dunque contare più sui fondi che Tursi concede ad altre strutture. L'immobilismo del Comune rischia di mandare a fondo un pezzo do storia di Genova.

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