Cronache

Profondo rosso Amt Ma a pagare sono sempre i genovesi

Profondo rosso Amt Ma a pagare  sono sempre i genovesi

(...) a proclami di ogni genere per dire che le tariffe non sarebbero aumentate e che la tariffa integrata treno più bus doveva rimanere unica. Infatti, dal prossimo mese i genovesi vedranno diversificate le loro tariffe con il biglietto ordinario che scatterà a 1,60 euro mentre per chi vorrà viaggiare solo sui mezzi Amt il ticket da 100 minuti resterà invariato a 1,50 euro. L'altro dato che emerge è la decisione della Sala Rossa di palazzo Tursi di non procedere con l'aumento degli abbonamenti per gli under 14 che restano a 240 euro anziché salire a 255 euro. Un trasporto pubblico sempre meno efficiente e sempre più costoso quello a disposizione dei genovesi che godono di uno dei tpl più cari in Italia ma anche di uno dei servizi con maggiori handicap. A presentare dati dettagliati sulle tariffe del servizio di trasporto pubblico a Genova e nelle altre principali città italiane sono i consiglieri comunali della Lista Musso, contrari ad ogni decisione di balzello sul costo dei biglietti. «Non è vero che l'aumento serve a salvare il biglietto integrato Amt-Trenitalia - spiegano i consiglieri della Lista Musso -, si tratta di un aumento generalizzato destinato a generare un maggior ricavo indifferenziato per coprire maggiori perdite dell'azienda. Perdite delle quali non si può dare colpa ai tagli governativi perché essi hanno colpito in proporzione tutte le altre città, che pur con tariffe più basse ottengono risultati economici migliori».
Ma quali sono le tariffe nelle altre città italiane? Per esempio a Roma dove il trasporto pubblico è servito da una linea di metropolitana efficiente, tram e servizio bus consistenti anche durante il periodo notturno: nella Capitale si paga, per una tipologia di biglietto integrato, 1,50 euro prezzo più basso rispetto agli 1,60 euro che pagheranno i genovesi dal prossimo 1 maggio. Non c'è paragone nemmeno con Milano: tre linee di metropolitana ed una quarta in costruzione, parcheggi di interscambio e frequenza dei mezzi di trasporto assai più elevata che nella Superba: costo del ticket per 90 minuti di viaggio, 1 euro e 50 centesimi. Anche a Torino la Gtt mantiene il ticket a 1,50 centesimi per 90 minuti di durata, ed anche sotto la Mole il servizio è più efficiente che dalle parti della Lanterna. Prezzi addirittura più bassi per il biglietto urbano a Bologna e Firenze fissato a 1,20 euro. A Bologna si hanno a disposizione 60 minuti dalla timbratura per spostarsi con i mezzi, addirittura 90 minuti per i fiorentini. Spostandosi nel Sud Italia la musica non cambia e Genova resta nella hit parade delle città con il trasporto pubblico più caro. A Napoli il ticket costa 1 euro e 20 centesimi per 90 minuti, per Bari sono 1,20 euro per 100 minuti, i palermitani spendono 1,30 euro per 90 minuti, mentre a Catania il costo è addirittura di 1 euro per 90 minuti.
Un confronto che sembra dimostrare come a far discutere debba essere la gestione di Amt degli ultimi anni per non dire decennio, senza pensare a puntare su un rilancio del servizio per attrarre un maggiore numero di utenti (e quindi possibili maggiori introiti), magari procedendo anche ad una reale lotta all'evasione del ticket ancora molto elevata: «Tutte le scelte attuate fino ad oggi - contestano i consiglieri della lista civica - sono in totale contraddizione con quanto sbandierato dal sindaco in campagna elettorale e nel programma fatto approvare in consiglio comunale dove si diceva: “Immutati i servizi ai cittadini, soprattutto ai meno abbienti; difesa dei posti di lavoro, soprattutto nel pubblico; e legalità in tutte le sue applicazioni”».

Adesso i genovesi vedranno se attendersi altre sorprese.

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