(...) per un anno il forte difensore Pietro Vierchowood alla Roma (di cui Andreotti era tifosissimo) per consentire alla squadra giallorossa di vincere lo scudetto e a lui stesso di uscire indenne da complesse vicende giudiziarie... In ogni caso, nei confronti del più volte presidente del Consiglio e ministro sono stati numerosi i messaggi di cordoglio da parte di molti liguri. Tra i tanti, si è espresso il cardinale arcivescovo Angelo Bagnasco, presidente della Cei, secondo cui «Giulio Andreotti è stato un grande statista, da tutti riconosciuto come tale. È stato protagonista di un grande periodo nella nostra storia italiana. Spero - ha aggiunto il porporato - che tutti noi, ripensando alla sua storia, possiamo prendere opportuni insegnamenti nel considerare il bene per l'Italia» perché «come è noto, lo statista è colui che non guarda solamente al domani, ma - ha concluso - guarda molto più lontano e quindi cerca di affrontare i problemi particolari in un'ottica, in un orizzonte, non di giorni o di mesi ma di anni».
Messaggio di cordoglio anche da parte dell'Associazione Tigulliana. Andreotti era un assiduo frequentatore del Tigullio, e, fra l'altro, ricorda Marco Delpino, fu ospite a Santa Margherita Ligure, nella secentesca Villa Durazzo, nel giugno 2006, per ricevere un premio in occasione di un ricordo del senatore Antonio Boggiano Pico a quarant'anni dalla scomparsa, evento promosso dal Centro Internazionale di Cultura per lo sviluppo dei Popoli presieduto da Davide Viziano. E nell'ottobre 2010 ricevette dalle mani del giornalista Raffaello Uboldi il Premio Internazionale «Tigulliana 2010».
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