(...) Zeman. Ma Preziosi non si è divertito e ha preso la palla al balzo. Per certo non poteva operare miglior scelta, stando a quanto offre il mercato. Domenica il Grifo farà visita al disperato Diavolo rossonero, deciso a difendere con le unghie e coi denti gli attuali 2 punti di vantaggio. Partita delicatissima. Riusciranno i nostri eroi a digerire in fretta la rigida «zona» di Del Neri, che quando conquistò il 4° posto alla guida della Sampdoria non chiedeva più difesa alta come un tempo e limitava il fuorigioco all'essenziale? La domanda intriga. La risposta è presumibilmente attesa da Frey; Sampirisi, Granqvist, Canini, Moretti; Jankovic, Kucka, Seymour, Antonelli; Immobile, Borriello (se la caviglia destra metterà giudizio, sennò Melazzi, Jorquera o Bertolacci). Vecchio Gigi dal baffone ardito: a te la palla.
Sull'altra sponda, dopo il brillante e sfortunato match anti Napoli (0-1), Sampdoria in caduta libera. Doppia comoda trasferta a Verona (Chievo) e Parma, a cavallo della sosta azzurra, e doppia sconfitta per 2-1: segnando due gol con due soli tiri in porta in quasi 200 minuti di gioco. Allarme rosso. Obiettivamente, la Sampdoria base approntata sulla carta da Sensibile e schierata da Ferrara nelle prime 3 partite di campionato confermò sul campo di essere squadra da 8° posto. Ma non appena la lusinghiera «patente» di merito esibita dalla matricola ha dovuto misurarsi con l'effettivo rendimento, la teoria s'è arresa alla pratica. L'organico denuncia due o tre lacune fondamentali. Infortuni e squalifiche hanno fatto il resto. Romero è un grande portiere condizionato dalla Nazionale, ma si è preso un altro turno di stop; Da Costa sta scontando una megasqualifica; per fortuna nella disgrazia il modesto Berni sta andando oltre le aspettative. In difesa c'è gente che ci cresce (Castellini, Poulsen, Mustafi) mentre difettano un valido centrale di rincalzo (se manca Gastaldello è un guaio e Costa dovrà stare fermo due turni per squalifica per aver insultato l'arbitro) e un affidabile esterno basso di sinistra. Il centrocampo è il reparto più fornito. Anche troppo. Dove Ferrara deve fare i conti con la fragilità di Poli, l'equivoco Maresca-Krsticic per la regia (a proposito, il serbo starà fuori un mese per disorsione alla caviglia sinistra con lesione legamentosa), l'insufficienza di Renan, gli inquietanti disturbi frutto della strampalata inibizione societaria a Palombo e Tissone, il problematico rinnovo del contratto di Soriano. Davanti, mancano due esterni d'offesa del tipo non dico Florenzi ma almeno Saponara (la speranza è che almeno si provveda a gennaio), il fulmineo Estigarribia non attacca con coraggio, il pluridecorato Pozzi è condizionato dell'artrosi, Icardi non è pronto, se manca Eder è una tragedia. Se poi Ferrara - quando perde il portiere titolare, resta in inferiorità numerica e va in svantaggio - toglie Maxi Lopez, il fallimento è cosa fatta.
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