La Samp sbriga a fatica la pratica-Sassuolo e conquista la finale

La Samp sbriga a fatica  la pratica-Sassuolo  e conquista la finale

Sarà, contro ogni pronostico, il Varese a contendere alla Sampdoria il terzo ed ultimo posto valido per raggiungere la Serie A. Gara di andata mercoledì 6 giugno al Ferraris alle 20 e 45. Ritorno sabato 9 con lo stesso orario al Franco Ossola. Quattromila i sostenitori doriani che hanno raggiunto Modena per spingere i ragazzi di Iachini alla finale dei play-off. Ancora una volta la tifoseria blucerchiata ha dimostrato grande sensibilità. Infatti è stata indetta nei giorni antecedenti alla gara una raccolta di generi alimentari dei gruppi della Sud per le popolazioni colpite dal terremoto nella Bassa modenese. Pasta, olio e scatolette quello che gli ultras blucerchiato hanno portato in favore degli emiliani colpiti dal terribile sisma. Si comincia con un minuto di silenzio proprio per le vittime del terremoto e per il primo portiere della storia sampdoriana, Piero Bonetti. La partita sembra essere senza storia. Il Doria parte forte e già al 7' va in vantaggio con il rigore trasformato da Pozzi e conquistato da Eder. Gara chiusa? Neanche per idea. I ragazzi di Pea si riorganizzano e nella ripresa trovano il pareggio con Valeri, che forse avrebbero meritato prima, senza le parate di Da Costa. La mezz'ora conclusiva è di pura e sana sofferenza. Con la sconfitta e l'eliminazione molto vicina. Con il Sassuolo che fallisce clamorose palle gol. Alla fine l'obiettivo è centrato. Contro il Varese ci vorrà però un'altra Samp.
DA COSTA 7: Manca Romero? Non c'è problema. Questo brasiliano gara dopo gara dimostra di meritare la maglia da titolare. Perché? Basta riguardare i miracoli sulla ravvicinate conclusioni di Longhi e di Magnanelli, per capirne il motivo. Senza colpe sull'1 a 1.
RISPOLI 5: Patisce gli inserimenti dei giocatori del Sassuolo, soprattutto Longhi, dimostrando ancora una volta i grandi limiti difensivi. Eroico però nel finale quando con il petto salva i suoi dalla sconfitta.
GASTALDELLO 5.5: Va spesso in difficoltà pure per spazzare via il pallone. Ci mette la sua grande esperienza per tamponare i continui e tambureggianti attacchi del Sassuolo. In difficoltà nella ripresa.
ROSSINI 5: Per fortuna gli avanti neroverdi non sfruttano sempre gli spazi che lo svizzero concede. Spesso non riesce nell'anticipo sua dote principale. Vedi come esempio la rete del pareggio locale.
COSTA 5: Il Sassuolo all'inizio gioca spesso a sinistra. L'ex reggino copre con attenzione. Ma quando nella ripresa entra Troianello sono dolori. Non lo vede mai.
MUNARI 5: Il grande caldo non sembra aiutarlo anche se forse è più la verve di Longhi a renderlo quasi impotente. Per raddoppiare sul terzino del Sassuolo si abbassa troppo. Nella ripresa ha sui piedi il tiro della sicurezza, ma calcia alto.
OBIANG 5.5: La partenza farebbe presagire l'inizio di una super prestazione. Ma non è cosi. Minuto dopo minuto è sempre più in affanno, nonostante la tanta corsa. Esce acciaccato. Dal 43' s.t. VOLTA: s.v.
RENAN 5.5: Comincia la gara con un cartellino giallo. Protegge Costa aiutandolo nel raddoppio di marcatura, ma sparisce praticamente nella metà campo avversaria.
JUAN ANTONIO 5: Gara assai abulica per l'argentino ex Brescia. Non si vede quasi mai e le uniche palle che gestisce finisce per regalarle agli avversari. Dal 20' s.t. SORIANO 6: Utile alla causa. Subito nel match.
POZZI 5.5: Dopo 3 errori consecutivi, tra cui anche uno anche da parte suo, questa volta dal penalty non sbaglia. Esecuzione perfetta. Poi non si vede più. E non solo per colpa sua. Dal 26' s.t. PELLE' 5.5: Sfasato.
EDER 5.5: Conquista il rigore, e nei primi venti minuti fa ammattire i difensori del Sassuolo. Ma come Pozzi lentamente si estranea dalla gara.
IACHINI 5: Sufficiente per l'approdo alla finale, ma insufficiente per la gara.

Quella vista ieri sera non è la «sua» squadra. Stranamente dopo il vantaggio non è riuscito a tenere sul pezzo i giocatori. Ai quali nello spogliatoi non avrà lesinato urli e rimproveri.
TOMMASI 6: Giusto il rigore alla Samp. Arbitraggio senza grosse sbavature.

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