A cinquecentoventi anni di distanza dalla scoperta del nuovo mondo da parte di Cristoforo Colombo, nel 2012 un altro ligure scopre l'America, stavolta quella del baseball. Ad Alessandro «Alex» Liddi, classe 1988, nato e cresciuto a Sanremo, non basta essere il primo giocatore italiano nella storia della Major League Baseball, il campionato professionistico del passatempo americano per eccellenza.
Il giovane, formatosi nel Sanremo Baseball Club ed oggi terza base della franchigia dei Seattle Mariners, è negli States per lasciare il segno. Sembra quasi la sceneggiatura di un film, una delle tante variazioni sul tema del sogno americano, con un italiano, nella fattispecie un ligure, che vola negli Usa per fare fortuna: nel baseball, però, eccellenza a stelle e strisce, non c'era mai riuscito nessuno.
Invece è tutto vero, e la bella favola del sanremese Liddi si è arricchita, nella sera tra martedì e mercoledì (a notte fonda qui in Italia), di un nuovo ed entusiasmante capitolo. Nella sfida tra i suoi Mariners e i Detroit Tigers, valida per la stagione regolare di MLB, Alex è stato protagonista di una prestazione monstre, mettendo a segno tre colpi validi, ma soprattutto il suo primo fuori campo della stagione, l'home run decisivo che ha permesso alla sua squadra di imporsi per 7-4. Davanti alle oltre 30 mila persone dello stadio Comerica Park di Detroit - ed ai milioni di tifosi davanti ai teleschermi - Liddi è riuscito a colpire una palla veloce da 92 miglia, mandandola ben oltre la recinzione.
Una performance memorabile, che ha fatto guadagnare all'azzurro la luce dei riflettori, con la sua spettacolare azione trasmessa e ritrasmessa negli highlights sportivi dalle principali emittenti.
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