Cronache

Il sindaco di Genova? Pensa al Rwanda

Il sindaco di Genova? Pensa al Rwanda

(...) del 1994 e già cittadina onoraria del Comune di Genova. Gli altri cittadini, i genovesi, quelli per esempio aggrediti domenica pomeriggio o quelli che tutti i giorni cercano di passare indenni dall'ondata di microcriminalità che sta attraversando Genova, per il sindaco possono aspettare.
C'è una profonda discrasia tra la città percepita dai genovesi e quella del sindaco, che palesa una sorta di aristocrazia intellettuale verso i problemi reali di Genova e preferisce pensare in grande, alle beghe politiche nazionali o alla corsa per il Quirinale. E i primi ad accorgersene sono gli stessi genovesi, anche molti lettori del Giornale, che come Roberta Bartolini stigmatizzano il malgoverno di Tursi.
Tra gli oppositori di Doria più combattivi c'è Gianni Plinio, responsabile sicurezza Pdl. «Genova non deve trasformarsi in un porto franco per delinquenti - attacca Plinio - Gravissime sono le responsabilità del sindaco Marco Doria che, a causa del suo spiccato ideologismo, si rifiuta di considerare la sicurezza urbana come una priorità. È inaccettabile che, a fronte di una escalation criminale come quella puntualmente documentata dal Giornale e anche da noi, il sindaco guardi da un altra parte e depotenzi la polizia municipale proprio sul delicato fronte del contrasto della criminalità urbana». Plinio continua invitando Doria a «cambiare radicalmente registro decidendosi a rinnovare il Patto per Genova Sicura con il Ministero dell'Interno, che risale al lontano 2007, come hanno già fatto anche tante amministrazioni di sinistra e che garantirebbe un migliore coordinamento ed una maggiore efficacia degli interventi sul fronte della sicurezza. Se finora la situazione non è degenerata ciò va ad esclusivo merito dell'impegno sacrificale degli agenti delle forze dell'ordine cui va la nostra sincera gratitudine».
Il disinteresse del sindaco e della giunta è testimoniato anche da un dato di fatto: la mancata discussione in consiglio comunale delle interrogazioni sulla sicurezza presentate dal consigliere della Lega Nord Edoardo Rixi.
«Dall'agosto scorso ho presentato interrogazioni sulla sicurezza, a Sampierdarena, come in altre zone della città, e successivamente ne ho presentato un'altra a dicembre e una terza a febbraio, ma ad oggi nessuna è mai stata portata in discussione», dice Rixi. Ben venga dunque l'omaggio alla scrittrice africana sopravvissuta al genocidio.

Ma il compito di Tursi dovrebbe essere soprattutto un altro.

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