Cronache

Lo stadio futuro

2DIBATTITO VIVO

Se il sistema calcio

muove le grandi opere

Il momento di riflessione e di ragionamento sulla fattibilità di avere uno o due stadi moderni sembra aver dato alla luce un nuovo modo di vedere e di intendere il mondo delle Grandi Opere a Genova. C'era da scommetterci, parlare di infrastrutture mettendo nel pentolone il calcio sta dando nuova linfa a tutto il contenitore Infrastrutture.
L'argomento calcio ha il potere di catalizzare l'attenzione dei media e di far sognare le persone, ma offre anche una concreta possibilità di rinascita per intere zone e quartieri oggi non adeguatamente valutati in un'ottica di valore per il sistema città. Genova deve tornare ad avere un valore di attrazione verso le giovani generazioni indigene e foreste. Per introdurci in questo percorso virtuoso l'apparato infrastrutturale è determinante ai fini del risultato.
Su tutte le opere il confronto fra le diverse opinioni e sensibilità civico urbanistiche dovrebbe posizionarsi su dei binari rivolti verso una crescita ed un miglioramento qualitativo in molti aspetti del vivere quotidiano. Buona viabilità in un contesto urbano ordinato e ben delineato con un alto livello di vita per i residenti.
Interesse commerciale per le zone senza rinunciare a spazi a forte sostenibilità ambientale. Cioè a dire, mettere in funzione il motore dell'imprenditorialità locale in accordo con il «Sistema Genova» dando vita anche a nuove politiche di quartiere in un quadro complessivo ed organico di città teso alla creazione di opportunità lavorative ed occupazionali.
La gente dovrebbe realizzare il fatto che le Grandi Opere vanno legate ad un Progetto di Città in cui il cittadino senta l'importanza della propria spinta fisica e mentale «a fare» per lo sviluppo di Genova per il presente, ma soprattutto per il futuro. Quello che è da valutare attentamente oltre le cose del presente, sono le iniziative e le micro forme di partecipazione procedurali che la Giunta sta organizzando sul territorio genovese.
La lentezza e la discrezionalità delle scelte potrebbero riuscire a «rallentare» molte delle situazioni border line che fanno parte della vita della città, anche quelle già decise ed approvate.


Ben venga quindi, il calcio come collante e supporto di idee per le opere degli stadi e per tutto lo scenario infrastrutturale cittadino.

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