Cronache

Staglieno, i cani «sfrattano» i bambini dal parco-giochi

Area per cani impraticabile. I proprietari degli amici a quattro zampe si impossessano dei giardini Cavagnaro, ma soprattutto dei suoi campetti di calcio e di basket, togliendoli ai giochi dei bambini e lasciandoli sempre sporchi.
Sale la polemica di genitori e nonni ai giardini sulla Piastra sul Bisagno all'uscita autostradale di Genova est.
La sicurezza dei bambini durante i giochi è messa in serio pericolo dai cani mordaci e non che si aggirano liberi indisturbati per il parco e all'interno delle strutture protette. Ma la lotta è anche tra i padroni dei cani stessi: educati contro maleducati.
Un cartello molto evidente campeggia davanti alla micro area dedicata ai cani nei Giardini Cavagnaro «Per colpa dei soliti incivili un bel giardino per cani sta diventando un lettamaio». Ed è la verità. Sacchetti e paletta che erano stati posti proprio all'entrata dell'area dedicata ai quattro zampe sono spariti in men che non si dica. Ma i padroni dei cani non si preoccupano nemmeno di portarli da casa. E soprattutto di usarli.
«Io non ci penso nemmeno a portare il mio cane all'interno dell'area dedicata - dice Simona, proprietaria di un simpatico pit bull - secondo me per come è ridotto quello spazio è facile che le povere bestie si possano prendere qualche malattia». Nessuno infatti pulisce la ghiaia, di cui è ricoperta, dagli escrementi che la ricoprono. «E poi è piccola, piccolissima - continua - e io che ho un pit bull ho paura lasciarlo libero insieme agli altri cani. Finirebbe in rissa sicuro e può succedere così che mi tocchi ripagare qualche altro cane che potrebbe essere aggredito dal mio». Così lei, come altri padroni, portano i loro amici «pelosi» all'interno delle gabbie dedicate agli sport. Giocano per l'intera mattinata a tirare cose e a farsele riportare. E qui si alza la polemica di mamme e papà. «Come arrivano qua ai giardini - raccontano - sciolgono subito il cane dal guinzaglio e lo lasciano liberamente scorrazzare. Cosicché gli animali vanno dietro ai bambini, perché vogliono giocare, rincorrono la palla. Ma i bambini a volte sono piccoli e si spaventano». «Ma non solo - rincara la dose la nonna di Denise, una bimba che gioca poco più in là - vengono a fare la pipì qui dalle panchine e anche dallo scivolo e dagli altri giochi e sinceramente a noi fa un po' schifo». «A noi è successo - racconta la mamma di Erik, 10 anni - che il bimbo sia venuto qui con la scuola una mattina per una manifestazione sportiva, si sia seduto sul muretto vicino all'area per i cani e un cane si sia avvicinato alla rete di recinzione e gli abbia fatto la pipì addosso». «La maestra - continua - che ha litigato con il proprietario tra un po' rischia che le metta le mani addosso. Non si può vivere con questa prepotenza». Anche queste persone hanno poca voce in capitolo con i proprietari dei cani che obbligano ad una convivenza forzata e poco civile i bimbi con i loro animali.
Si aspettano che il Comune o l'Amiu intervengano per una eventuale pulizia «visto che l'area è loro» dicono. Ma anche in un eventuale intervento dei vigili per multare i trasgressori che lasciano i cani in libertà e lordare un'area dedicata esclusivamente ai giochi dei bambini.

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