Il Terzo Valico sfratta la scuola, Fegino si ribella

Il Terzo Valico sfratta la scuola, Fegino si ribella

«Villa Sanguineti» a Fegino sede dei lavori del Terzo Valico. 176 bambini rischiano di essere sfrattati. Una scuola primaria e una dell'infanzia ospitati in una villa antica dovranno lasciare spazio al centro direzionale dei cantieri del Terzo Valico dei Giovi. Non c’è ancora niente di ufficiale. Anche se dal 2003, con la legge Obiettivo, il progetto contemplava il centro direzionale dei lavori proprio nel plesso scolastico in questione: il silenzio. Anzi. Gli abitanti della zona di piazzale Adriatico avevano concluso questa battaglia con il festeggiamento della vittoria proprio nel loro quartierino.
Ma da qualche giorno lo spettro è tornato ad aleggiare sulle due zone. «Alla nostra scuola in villa Sanguineti - racconta un'insegnante e una mamma - si sono presentati due personaggi per fare un sopralluogo. Noi - continua la maestra - come sempre non abbiamo fatto entrare estranei nelle aule e loro ci hanno giustificato la loro visita dicendo che erano due funzionari delle ferrovie e che finalmente era partito il progetto di sgombero della nostra scuola per farla diventare una sede ufficiale della Tav». I genitori dei bambini della scuola si sono costituiti in un comitato e si dicono pronti, se la situazione dovesse essere realmente quella del trasloco della scuola, a mettere in atto tutte le proteste possibili per difendere il plesso scolastico e la salute dei loro figli.
Il paese è piccolo e la gente mormora. Far circolare questa notizia e farla arrivare fino dall'altro crinale in Valbisagno è stato davvero questione di ore. Un tam tam stile pellirossa che ha portato subito sul sentiero di guerra vecchi comitati e nuovi paladini della loro terra.
Dal Comune affermano però che in realtà il cantiere era già in previsione da mesi. E quindi la dirigenza sostiene che solo se il cantiere renderà insalubre l'aria della zona e quindi metterà in pericolo i piccoli scolaretti di «Villa Sanguineti», le classi verranno spostate. Non sicuramente per dare spazio al centro dirigenziale dei cantieri.
«A noi non ci espropria nessuno - dicono i genitori - abbiamo già parlato con Mario Margini, assessore ai Lavori pubblici del Comune, e ci ha assicurato che da qui non ci sposta nessuno».

Il Comune di Genova si è mosso ufficialmente anche con le Ferrovie scrivendo una lettera e chiedendo un incontro per approfondire la questione e capire se sarà possibile individuare un’altra zona vicina al cantiere per la realizzazione del Terzo Valico dei Giovi, dove realizzare il centro direzionale dei lavori.

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