Cronache

Il vice di Ballardini: «Nello spogliatoio frattura tra giocatori»

«Il gruppo sul campo ha lavorato benissimo, forse il migliore che abbiamo mai allenato. Mancava qualcosa all'interno dello spogliatoio. Diciamo che probabilmente non si volevamo proprio tanto bene tra di loro. E questo potrebbe essere uno dei motivi per cui la squadra non ha reso al massimo delle potenzialità». Così alla vigilia della gara con il Bologna, il vice di Ballardini, Carlo Regno. Che probabilmente non essendo troppo abituato a fronteggiare i mass-media ha detto la verità. Quella che tutti sapevano o immaginavano per i vari spifferi usciti nel corso della stagione, ma che nessuno all'interno del Genoa aveva mai avuto il coraggio di dire.
Il vice tecnico rossoblù tra l'altro non dà colpe specifiche a nessuno. Anzi. «Non si è riuscito a creare quell'amalgama che è fondamentale per un gioco di squadra. Il motivo non si sa, forse una questione caratteriale, ma è evidente che questa è una mancanza che c'è stata». Anche Luca Antonelli non si nasconde dietro ad un dito: «All'inizio non c'era un gran feeling, cosa che invece c'è stato alla fine».
Ormai però è acqua passata. L'obiettivo infatti della salvezza è stato raggiunto. Oggi a Bologna andrà in scena l'ultima di campionato. Il Grifone andrà per vincere: «Per mettere nel mirino la Samp, perché sappiamo quanto ci tengono i nostri tifosi», puntualizza prima di conoscere l'esito della sfida dei blucerchiati con la Juve l'esterno sinistro rossoblù, pre-convocato da Cesare Prandelli per la Confederation Cup in Brasile.
Analizzando la stagione ormai alle porte, Regno ancora una volta si dimostra schietto e onesto: «Quando siamo arrivati sinceramente credevamo nella salvezza, poi personalmente dopo il pareggio casalingo con l'Atalanta ho davvero temuto che fosse finita. Invece la vittoria del Chievo a Siena, e le parole del presidente Preziosi ad inizio della settimana successiva hanno unito lo spogliatoio per il raggiungimento della salvezza».
Sulla stessa lunghezza d'onda la riflessione di Antonelli: «Ci abbiamo sempre creduto, nonostante dopo il pari con i bergamaschi sembrasse tutto più difficile». Poi sono arrivate le vittorie consecutive contro Chievo e Pescara, che hanno raddrizzato la situazione di classifica. Quando si parla del futuro prossimo, al vice di Balla brillano gli occhi: «La nostra speranza è quella chiaramente di poter restare a Genova, perché ci siamo trovati molto bene. Qui c'è un attaccamento particolare, non so perché. E lo dico onestamente, ma non dipende da noi. La cosa più importante però è che il Genoa sia rimasto in Serie A».
Non solo l'ambiente, pure i giocatori sono molto legati al tecnico romagnolo come sottolinea Antonelli: «Non posso far altro che ringraziarlo personalmente e aggiungere che con lui ci troviamo davvero molto bene. Però queste sono decisioni che spettano al presidente». Che sembra avere altre idee.
Per l'ultimo impegno stagionale saranno molte le novità di formazione. In porta ci sarà l'esordio di Donnarumma, in difesa l'ex Portanova e Manfredini centrali con Pisano a destra e Moretti a sinistra. A centrocampo, complice il forfait di Matuzalem nella rifinitura di ieri, e quelli di Vargas e Kucka, giocheranno Tozser al centro con ai lati Rigoni e Bertolacci.

Il tridente d'attacco sarà composto da Borriello, Floro Flores e Jankovic.

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