Villa Durazzo a Pegli, tesoro da riscoprire

Si avvicina l'appuntamento con le Giornate di Primavera del Fai, Fondo Italiano per l'Ambiente che il prossimo fine settimana (23 e 24 marzo) apre le porte dei beni architettonici più belli e inaccessibili della nostra regione. Per tutti sarà l'occasione di visitare luoghi che solitamente sono interdetti al pubblico, o che comunque per l'occasione saranno illustrati da volontari del Fai a fare da guide speciali, anche in lingua inglese. Tra i beni del Fai ci sono: l'Abbazia di San Fruttuoso di Camogli visitabile dalle 10 alle 15.45. A Genova l'appuntamento è in vicolo Caprettari 14 r, alla storica Bottega del barbiere visitabile dalle 10 alle 18 con ultimo ingresso alle 17. Tra i gioielli quasi sconosciuti c'è invece l'oratorio di San Martino, in via Beato Martino a Genova: un'antica casaccia, già operante nel XIII secolo, che ebbe il massimo splendore e la sua ristrutturazione alla fine del '700. Al suo interno si trovano opere pittoriche di pregio nonchè altri oggetti di grande valore artistico come alcune statue lignee (attribuite al Maragliano), lanterne, cappe, tabarrini, pastorali, crocifissi e altro ancora. A Pegli da non perdere c'è Villa Durazzo Pallavicini visitabile dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 16 per la Villa, alle 17 per l'Oratorio): è possibile effettuare la visita straordinaria al cantiere di restauro del Castello e del Mausoleo del Capitano riservata agli Iscritti Fai (con la possibilità valida in tutti i casi di iscriversi in loco). Il parco romantico, annesso alla villa, è uno tra i maggiori giardini storici a livello europeo e contiene oltre a numerose opere d'arte scultoree numerosissimi esemplari di vegetali assai rari. Villa Durazzo-Pallavicini, nonostante l'aggressione dell'urbanizzazione e dell'industrializzazione (sotto al parco passa la galleria autostradale dell'A10), resta uno dei migliori esempi delle residenze di villa nobiliare, che nei secoli passati furono tradizione delle potenti famiglie genovesi. A Lavagna c'è Casa Carbone (10–18), a Leivi l'appuntamento è alla chiesa di San Tommaso di Curlo in Leivi da dove a partire dalle 14.30 si potrà percorrere un sentiero tra mare e colline da San Tommaso del Curlo a San Lorenzo.
Impossibile nominare tutti i siti da visitare, che tuttavia sono indicati sul sito del Fai con orari e indicazioni sui numeri di telefono da contattare. Comunque, sperando di non far torto a nessuno va ricordato a Imperia il Castello Clavesana: costruito attorno al XIII secolo inglobando un'antecedente torre romanica, fu in origine residenza fortificata dei marchesi di Clavesana, signori del borgo, e servì anche a difendere la popolazione dagli assalti dei saraceni. A Cervo è interessante l'Oratorio di Santa Caterina, eretto nel XIII secolo quale chiesa parrocchiale del borgo, la costruzione molto severa è in pietra da taglio, a navata unica, con una cappella laterale; al suo interno conserva numerosi anonimi affreschi cinquecenteschi. Ancora a Cervo l'appuntamento è a Palazzo De Simoni detto Balleydier con l'iniziativa «Un bicchierino di rosolio a Palazzo Balleydier»: il bene, che si trova in casa privata, sarà aperto solo per gli iscritti Fai. Nella prima metà del '700, la famiglia De Simoni, e successivamente l'industriale siderurgico Luigi Belleydier, mettono mano alla completa trasformazione dell'edificio preesistente nell'attuale sontuoso palazzo. E ancora a Cervo in via Vegh, c'è Palazzo Viale Vento con importanti affreschi e opere decorative all'interno, e oltre alla Chiesa dei Corallini, è tra i beni del Fai il Parco Comunale Ciapà, ad est del centro storico, con una grande quantità di vegetali e visitato da molte specie animali. Alla Spezia sarà possibile visitare il Circolo Ufficiali Marina Militare «Vittorio Veneto» e il grattacielo di via Venet, quest'ultimo caratterizzato da una folta statuaria sul colmo del tetto, e decorazioni negli angoli più insoliti dell'edificio e soprattutto continui riferimenti al Neogotico nei bassorilievi ai lati delle finestre. Si potrà poi visitare il Palazzo della Prefettura opera di Franco Oliva e quello delle Poste di stampo futurista e la villa sede del conservatorio. Ma veniamo a Ponente. Ad Albissola si può visitare complesso di Santa Maria Maddalena e cimentarsi nel percorso della ceramica al Borgo di Ellera trasformato in galleria all'aperto. A Ortovero il Fai ricorda la chiesa Parrocchiale di S.

Silvestro Papa, la chiesa parrocchiale di Santo Stefano, la località della Strà con il suo punto di convergenza nell'Oratorio di S. Bernardino, e l'Oratorio di S. Giovanni Battista, a pianta ellittica, oltre alla Tenuta Rolandi Ricci con il tipico impianto di villa genovese del '600.

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