La gente scende in piazza contro la moschea abusiva

Dopo le denunce, oggi il sit-in del comitato di residenti Piscina: «Chiudere». Sardone: «Legge uguale per tutti»

Alberto Giannoni

I residenti scendono in piazza contro la moschea abusiva. Appuntamento alle 18 ai giardinetti, con l'obiettivo di sensibilizzare istituzioni, forze dell'ordine e media. Il centro islamico di via Cavalcanti è entrato in tutte le cronache dedicate al piano moschee negli ultimi mesi. È gestito infatti da un'associazione di bengalesi che ha partecipato al bando per l'assegnazione degli ex bagni di via Esterle, contesi a colpi di ricorsi con la Casa della cultura islamica di via Padova. L'esito del bando è tuttora sottoposto ai giudici amministrativi proprio per il contenzioso che si è aperto fra il Comune e l'associazione bengalese sul centro di via Cavalcanti, sul quale sono piovute le richieste di chiusura, da parte di politici e cittadini.

L'attuale candidato presidente di zona 2, Samuele Piscina, da capogruppo leghista ha chiesto a ripetizione la chiusura: «Lo stabile, in uno scantinato 8 metri sotto il livello del suolo, non presenta alcuna finestra, condotto di areazione o uscita di sicurezza e risulta accatastato c/2, magazzino senza presenza di persone. È evidente il grave rischio per la sicurezza sia dei condomini che degli irregolari». «L'utilizzo del deposito - aggiunge - è stato oggetto di diverse mozioni e di denunce ed esposti da parte dei residenti, stanchi degli schiamazzi e preoccupati per la sicurezza del condominio. Alle denunce si sono succeduti diversi sopralluoghi da parte della Polizia locale che ha constatato l'effettiva frequentazione dello stabile da parte di circa 250 individui ogni giorno». Secondo Piscina però non è servito a niente: «L'amministrazione comunale ha fatto finta di non vedere né di sentire. Il Comune aveva i mezzi per intervenire e chiudere questi tuguri, ma è mancata la volontà politica». «Prendiamo atto - conclude Piscina - che la sinistra e gli altri schieramenti politici che si presentano alle attuali elezioni amministrative quali il Movimento 5 Stelle, non solo vogliono costruire nuove moschee, ma non hanno alcuna intenzione di chiudere quelle irregolari in capannoni e scantinati senza alcuna sicurezza o controllo».

Alla manifestazione si unisce Silvia Sardone, consigliera di zona uscente ora candidata al Comune per Forza Italia: «Dobbiamo ringraziare i cittadini - dichiara con Otello Ruggeri, candidato al municipio 2 - con un coraggio raro per questi tempi si accingono a difendere il principio che la legge è uguale per tutti. L'integrazione è prima di tutto questo. Abbandonare l'idea, forte in talune culture, che qualcuno non sia uguale davanti alla legge. Che sia esentato dall'applicarla, magari perché si segue la Sharia e si disprezza la legge Italiana.

Saremo al fianco del comitato di via Cavalcanti» - aggiunge - che «da due anni non si arrende, nella sua sacrosanta battaglia per la difesa della legalità».

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