Forse progettavano un 11 settembre in terra di Germania, forse volevano dirottare e far schiantare l’aereo della compagnia olandese Klm su cui sono stati arrestati. Di certo avevano già fatto testamento e avevano pronte le lettere in cui annunciavano il sacrificio in nome del Jihad. I due apprendisti kamikaze, un cittadino somalo di 23 anni e un 24enne tedesco di origine somala non hanno, però, avuto il tempo di agire. I servizi di sicurezza tedesca avevano la segnalazione di un imminente attentato e prima del decollo hanno mandato le teste di cuoio tedesche a bloccare il volo Colonia-Amsterdam facendo scendere i passeggeri ed arrestando i due militanti.
Il blitz scatta prima delle sette, quando il volo della Klm si prepara a imboccare la pista dell’aeroporto di Colonia. All’improvviso i servizi di sicurezza ordinano il blocco di tutte le operazioni. La pista intanto è già invasa da poliziotti e teste di cuoio. «Le porte erano chiuse e l’aereo era pronto al decollo quando la polizia ha fatto riaprire gli accessi e ha arrestato due uomini - racconta la portavoce della Klm - poi, tutti i passeggeri sono stati fatti scendere dall’aereo, tutti i bagagli sono stati scaricati e controllati all’esterno del velivolo». L’aereo viene fatto ripartire subito dopo i controlli, ma i tentativi di ridimensionare l’incidente, di non diffondere il panico e di mantenere il riserbo sull’operazione non durano molto.
Proprio ieri la polizia aveva diffuso un appello in cui chiedeva aiuto per individuare Eric Breininger e Houssain al-Malla un convertito all’islam tedesco e il suo complice libanese conosciuti come militanti dell’Unione del Jihad islamico e sospettati di pianificare un grosso attentato suicida.
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