La Cdu/Csu di Angela Merkel spicca il volo nei sondaggi, mentre l'alleato partito liberale è sempre più in via di sparizione. Il sondaggio dell'Istituto Forsa per il settimanale 'Stern' registra la terza avanzata consecutiva del partito cristiano-democratico, che raggiunge adesso il 34%, il miglior risultato degli ultimi otto mesi, mentre la Fdp del vice cancelliere Philipp Roesler tocca il minimo storico del 2%. In calo di due punti anche il partito socialdemocratico, che scivola al 26%, con i Verdi fermi al 15% e la Linke ed i Piraten in crescita di un punto, con entrambi al 9%.
Se si votasse domenica prossima, l'unica alternativa sarebbe un nuovo governo di Grosse Koalition guidato ancora dalla Merkel, poichè a non avere la maggioranza assoluta sarebbe sia l'attuale formazione di governo (36%), sia una coalizione rosso-verde (41%).
Secondo il direttore di Forsa, Manfred Guellner, il sostegno dei tedeschi alla Merkel è dovuto al fatto che nella crisi economico-finanziaria attuale «molta gente ritiene che il cancelliere mantiene una rotta chiara e sa ciò che vuole». Il 22% del campione è convinto che la Cdu/Csu sappia risolvere i problemi del Paese meglio degli altri partiti, il 12% ha invece più fiducia nella Spd, mentre a credere nell'azione dei liberali è lo zero per cento. Intanto dopo la conclusione del congresso della Cdu di Lipsia la stampa tedesca constata che la Merkel è ormai diventata la madre padrona incontrastata del suo partito.
«Der Spiegel» scrive che nella Cdu il cancelliere gode di «un potere incontrastato simile solo a quello che aveva Helmut Kohl all'apice della sua carriera politica» all'indomani della riunificazione tedesca.
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