Ancora un Germano, dopo quello di ieri (che era s. Germano di Capua). Decisamente, questo nome pare predestinato alla santità. Abbiamo, infatti, tre sante di nome Germana, un Germanico e ben ventotto Germano. Quello di oggi è un eremita di epoca imprecisata. Stava nell'antica regione francese dell'Alvernia, nei boschi che si stendevano tra le valli dell'Allier e della Dore. Si dice che il santo uscisse dalla sua grotta solo per andare a predicare nei dintorni, che dovevano essere ancora pagani. L'eremita Germano era famoso per la sua capacità di leggere nelle coscienze. Fu questo suo talento a costargli la vita. Si narra che, un giorno, arrivò al suo eremo un giovane nobile. Quest'ultimo stava cacciando quando si accorse di trovarsi vicino alla cella dell'eremita. Si fece sull'ingresso e salutò con deferenza Germano. Quest'ultimo lo accolse volentieri ma gli disse chiaro e tondo che, se voleva riconciliarsi con Dio, doveva troncare una sua relazione illecita. Il giovane, sorpreso e colpito (l'eremita, infatti, non l'aveva mai visto prima né poteva sapere della sua amante), si inginocchiò e promise di ravvedersi. Tornato indietro, mantenne e si separò dalla donna. Ma quest'ultima, che aveva voluto sapere tutto, si infuriò contro l'eremita e mandò un sicario a ucciderlo. Fu così che Germano finì decapitato.
Nel punto in cui cadde la sua testa zampillò una sorgente. Sul luogo sorsero una chiesa e un monastero benedettino chiamato Saint-Germain-l'Ermite (ma anche Saint-Germain-l'Herme). Le reliquie del santo, però, sono state disperse durante la Rivoluzione francese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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