Roberto Bonizzi
Il black out per le Black Stars. Ad Accra sono preoccupati. Non tanto per lesordio assoluto della nazionale in un mondiale. Più che altro per la rete elettrica del Paese che, avvisano le compagnie, rischia di saltare al momento del calcio dinizio di Italia-Ghana. Una fugace immagine di Essien che palleggia con Appiah e... buio totale. «Se volete vedere la partita spegnete tutti gli elettrodomestici» avvisano gli operatori nellex Costa dOro, attraversata dal Volta e affacciata sul golfo di Guinea.
Il ct serbo Ratomir Dujkovic, invece, non teme black out. Ha decretato il silenzio stampa da qualche giorno e nel ritiro di Wurzburg prepara il mondiale, che deve servire da prova di riscatto dopo leliminazione dei suoi nel girone eliminatorio della Coppa dAfrica di gennaio. Gli allenamenti del Ghana sembrano quelli del Brasile. Musica, scherzi, volti distesi e rilassati. Il segreto, dicono, è nella preparazione mentale e nellallenamento psicologico alle partite. Niente zampe di gallina, stregoni o marabout. Ma «mental training», tecniche sportive elementari. Il «santone» dei ghanesi è un italiano: Stefano Tirelli. Docente alla facoltà di Scienze motorie alla Statale di Milano, si occupa della psicologia delle Black Stars, la nazionale più giovane, e quindi più emotiva, del mondiale con unetà media di 25 anni. «Lo staff sanitario azzurro è buono, ma è di tipo tradizionale. Noi integriamo metodiche occidentali con tecniche che vengono da altre culture come lagopuntura e lo shiatsu». Il «prof» parla anche di Marcello Lippi: «Ho conosciuto il ct azzurro quando è venuto a visionare il Ghana in Coppa dAfrica. Era particolarmente interessato alla nostra attività». Attività che potrebbe essere utile in tempi di acciacchi e infortuni a ripetizione.
Il Ghana i suoi infortunati li ha recuperati. Cè qualche ombra soltanto sullimpiego del portiere, Richard Kingston, numero 1 dei turchi dellAnkaraspor che saltella sul campo di allenamento con un piede bendato. Nella formazione ghanese spicca il centrocampo. Il faro è Michael Essien, 28enne metronomo del Chelsea di Mourinho. Muscolare e intelligente, uno dei grandi acquisti dellera Abramovic che, con 38 milioni di euro per strapparlo al Lione, lo ha trasformato nel giocatore africano più costoso di tutti i tempi. Ai suoi fianchi lex juventino, ora al Fenerbache, Stephen Appiah e ludinese Sulley Muntari. Incursori e cacciatori di palloni. Linvenzione di Dujkovic è Eric Addo, da nove anni al Psv, schierato davanti alla difesa. La retroguardia è fragile. I laterali sono Emmanuel Pappoe e John Pantsil, entrambi impegnati nel campionato israeliano. Guida il reparto il romanista Samuel Kuffour, che però non ha un rapporto facile con il ct e rischia il posto da un momento allaltro. A seconda degli umori. Al suo fianco il giovane John Mensah, ex Chievo, ora al Rennes. In avanti il Ghana ha qualche difficoltà in fase realizzativa.
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